Un punto all’attivo. Ma quanti rammarichi. Il Fiumicino SC 1926 paga a caro prezzo l’espulsione di Lana nelle battute finali della gara, subisce in inferiorità numerica la rimonta di un coriaceo Facility Center Roma (1-1) e getta alle ortiche una ghiotta opportunità per scavalcare proprio i rivali di turno e balzare al terzo posto in classifica. La prima frazione risulta piuttosto bloccata. Le occasioni degne di nota si contano tranquillamente sulle dita di una sola mano. Gli aeroportuali rompono gli indugi con Lana, il quale si incunea tra due giocatori capitolini nella zona mediana del campo, calcia in corsa, ma trova l’opposizione di Fabiani, bravissimo a sventare la minaccia con una provvidenziale respinta dall’interno dell’area di rigore. La squadra allenata da Zerbinati, invece, ha una buona chance con Cuce. Il numero sette capitolino prova a sbloccare il punteggio su calcio piazzato, ma Lorenzo fa buona guardia e respinge con i pugni. I padroni di casa, tutto sommato, costruiscono un’altra occasione importante con Martella, il quale si districa al meglio palla al piede nei pressi del limite dell’area, calcia in porta, ma l’esperto Di Matteo non si lascia sorprendere e conserva inviolata la propria porta. Il Fiumicino SC 1926 parte meglio nella ripresa, si spinge con maggiore continuità in avanti e, in un paio di circostanze, va alla conclusione con Fracassi. Il laterale rossoblù, però, non riesce a piazzare la stoccata vincente. Nel momento di maggior pressione dei ragazzi di Zannino, il Facility Center Roma va vicinissimo alla marcatura di rimessa: l’ottimo Cuce indossa le vesti di assist-man e serve in profondità Stancati, il quale si presenta a tu per tu con Lorenzo, ma perde il “face to face” con il portiere di casa, bravo a sua volta a non farsi ingannare dalle finte dell’avversario e a bloccare la sfera. La squadra di Sannino, a dieci minuti dalla conclusione del match, trova la giocata giusta per spezzare l’equilibrio sugli sviluppi di una rimessa laterale. L’esperto Cabras, con grande sagacia tattica, scucchiaia per il solito Fracassi, il quale si coordina alla perfezione dall’altezza dei sette metri e, con un gran tiro di collo pieno, insacca la sfera nell’angolino basso alla sinistra del portiere giallonero. L’episodio chiave del match si registra a quattro minuti dal triplice fischio: Lana, anziché appoggiare la sfera a un compagno meglio piazzato, preferisce fare tutto da solo, viene fermato sulla trequarti campo da Cuce e commette fallo ai danni dell’avversario. L’arbitro, nella circostanza, preferisce usare le maniere forti, estrae il secondo cartellino giallo nei confronti del numero tre rossoblù e costringe i fiumicinensi a giocare in quattro contro cinque. Il Facility Center Roma, con grande saldezza di nervi, si fa apprezzare per un lineare giro palla e mette nelle condizioni ideali di calciare l’ottimo Fabiani. Il numero ventiquattro giallonero, facendo leva sulle proprie doti di tiratore scelto, non lascia alcuna via di scampo dal limite dell’area all’incolpevole Danieli: la sfera si insacca nei pressi del primo palo. L’ultima chance importante del match, in pieno extra-time, è della squadra di Sannino: Martella si presenta a tu per tu con Di Matteo, ma si fa ipnotizzare dal portiere rivale. Il Fiumicino SC 1926, di conseguenza, esce dal campo con un punto in tasca, ma punta il dito nei confronti del direttore di gara per aver estratto in maniera troppo severa il secondo cartellino giallo nei confronti di Lana.
Antonio Gravante
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