Questa volta la rimonta riesce agli avversari. Dopo la sosta osservata per gli impegni della Nazionale, la Fortitudo Pomezia spartisce la posta in palio, lontano dalle mura amiche, con la matricola Saviatesta Mantova (3-3), colleziona il secondo pareggio consecutivo e prosegue al piccolo trotto la seconda avventura sul massimo palcoscenico calcettistico nazionale. Il verdetto del campo appare sostanzialmente giusto. La squadra allenata da Nuccorini, però, non può fare altro che mordersi le mani sia per le numerose occasioni da rete non capitalizzate nella ripresa che per aver subito l’aggancio dei lombardi a poco più di due minuti dal definitivo suono della sirena. Le due contendenti partono forte: Fior, da una parte, e Molitierno, dall’altra, danno un saggio della propria bravura. Il portiere di casa, in apertura di match, si oppone con grande mestiere a Miguel Angelo, mentre l’estremo difensore pometino si esalta sulle conclusioni di Cabeca e Misael. La sfida si sblocca al settimo minuto. La squadra del presidente Bizzaglia sblocca il punteggio con il solito Raubo, il quale sfugge alle grinfie dei difensori rivali grazie a uno splendido “dai e vai” con Micheletto, si avvita bene, trafigge l’incolpevole Fior e realizza la terza rete in campionato dopo la doppietta siglata all’esordio contro il Futsal Napoli. Il Saviatesta Mantova prova a ricucire lo strappo soprattutto con Cabeca, ma il pacchetto difensivo rossoblù riesce a fare buona guardia. Nel momento di maggior pressione dei padroni di casa, la Fortitudo Pomezia va vicinissima al raddoppio con Pelezinho, il quale scatta in contropiede, ma si vede chiudere lo specchio della porta da uno strepitoso Fior. Il quintetto di Nuccorini, subito dopo, usufruisce di un tiro libero: Micheletto trova sulla propria strada un reattivo Fior a negargli la gioia personale. Scampato il pericolo, il Saviatesta Mantova, al sedicesimo minuto, pareggia i conti con Misael, il quale finalizza, con una bella esecuzione angolata, una rapida ripartenza. La Fortitudo Pomezia inizia la ripresa con piglio autoritario, ma si vede voltare le spalle dalla dea bendata: Dudù e Raubo colpiscono i legni della porta custodita da Fior. Il Mantova, poco più tardi, ha una ghiotta chance con Tiago Lemos, grande ex di turno, il quale costringe Molitierno a compiere un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà. La formazione lombarda preferisce giocare piuttosto bassa, reggere al meglio l’urto nella zona nevralgica del campo e replicare di rimessa. Tale soluzione tattica, tutto sommato, dà i frutti sperati: Cabeca, sugli sviluppi di un contropiede, ribalta il punteggio a favore dei lombardi. La Fortitudo Pomezia ha una rabbiosa reazione e, dopo aver colpito il terzo legno di giornata con Dudù, rimette le cose a posto con lo scatenato Raubo, bravo a fare centro con un perfetto diagonale. La squadra di Nuccorini non molla la presa e, al dodicesimo giro di orologio, mette la freccia con Dudù, cinico a finalizzare, da pochi passi, una splendida azione personale di Pelezinho. Costretto a inseguire il risultato, il Mantova schiera Salas come quinto giocatore di movimento. Il quintetto lombardo, a 2’17” dalla sirena, trova la giocata giusta per raddrizzare le sorti della gara: Cabeca infila Molitierno dalla media distanza e, come Raubo, iscrive per la seconda volta il proprio nome a referto. Le ultime fasi sono piuttosto combattute. Ma il risultato non cambia sino al termine del match. La Fortitudo Pomezia torna a casa con un punto in tasca.
Antonio Gravante
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