

Vittoria doveva essere. Vittoria è stata. Sfoderando una prova collettiva maiuscola, nonostante le pesanti defezioni di tre pedine inamovibili del proprio scacchiere come Dudù, Raubo e Murilo, i primi due appiedati dal Giudice Sportivo e il terzo ancora fermo ai box per infortunio, la Fortitudo Pomezia rifila un punteggio tennistico alla Saviatesta Mantova (6-3), bagna nel migliore dei modi la prima gara ufficiale casalinga del nuovo anno solare e rialza le proprie quotazioni di salvezza diretta nel massimo proscenio calcettistico nazionale. Un grande merito, tutto sommato, va attribuito a mister Maurizio Grassi, il quale sta plasmando al meglio un organico che, nel girone di andata, sotto la guida dell’esperto Nuccorini, non ha raccolto in proporzione alle proprie qualità tecnico-tattiche. I rossoblù scendono in campo con la giusta carica agonistica e, nel giro di tre minuti, gonfiano per ben due volte la porta lombarda. A sbloccare il punteggio è Miguel Angelo, il quale trafigge Ricordi con un destro di rara potenza e precisione. I ragazzi del presidente Bizzaglia non mollano la presa e raddoppiano con Micheletto, bravo a iscrivere anche il proprio nome a referto con un chirurgico diagonale. La Fortitudo Pomezia, nella fase centrale del tempo, indirizza il match nei binari più congeniali con una splendida giocata in verticale: Miguel Angelo, dalla propria area di rigore, serve alla perfezione Yeray, il quale scavalca Ricordi proteso in uscita con un preciso colpo di testa e mette una seria ipoteca sulla conquista dei tre punti in palio. Animata da una grande voglia di rivalsa, la Saviatesta Mantova ha una generosa reazione e si riporta sotto nel punteggio grazie alle marcature di Salas e dell’ex Tiago Lemos. Il primo deposita il pallone in rete nei pressi del secondo palo, mentre il secondo infila Molitierno sugli sviluppi di una rapida ripartenza. La squadra di Grassi riordina immediatamente le idee e, prima dell’intervallo, riporta i rivali di turno a distanza di sicurezza. La quarta rete rossoblù porta la firma di Cesaroni. L’ex Real San Giuseppe trafigge l’estremo difensore avversario con un gran sinistro dai sei metri. La settima e ultima marcatura del primo tempo, invece, è frutto di una sfortunata autorete di Donin, che devia alle spalle di Ricordi una rimessa laterale di Yeray. La Fortitudo Pomezia, nel corso della ripresa, si fa apprezzare come collettivo, gestisce al meglio il rassicurante margine di vantaggio a vanifica il generoso forcing dei virgiliani. La Saviatesta Mantova, a sei minuti dalla conclusione, va a segno per la terza volta con Jesulito, impiegato nell’occasione come portiere di movimento. Ma si tratta del classico episodio. La Fortitudo Pomezia, nell’ultimo giro di orologio, chiude definitivamente i conti per merito di Esposito, centra la seconda vittoria su tre partite della gestione Grassi e arriva con il morale alto alla sfida esterna con la Meta Catania, valevole come primo turno di Coppa Italia.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
