Sfoderando una seconda frazione molto valida sotto il profilo tecnico-tattico, la Mirafin riesce nell’impresa di fare lo sgambetto alla capolista Spes Poggio Fidoni (9-7), ottiene la seconda vittoria consecutiva in campionato e, pur avendo già osservato un turno di riposo previsto dal calendario, balza al quinto posto in classifica generale. Dopo una prima fase di studio, la compagine reatina alza gradualmente il ritmo e, nella fase centrale del tempo, sfiora la marcatura con Batiz Sosa, il quale carica il destro da fuori area e costringe l’esordiente Galli (classe 2006), subentrato in precedenza al posto dell’infortunato Beltrano, a rifugiarsi in corner con l’aiuto del montante. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al vantaggio sabino firmato da Martinelli, il quale sblocca il punteggio con un gran tiro a incrociare dagli otto metri. La Mirafin cambia subito marcia e, nei restanti giri di lancette prima dell’intervallo, ribalta il risultato a proprio favore con Rocchi ed Evandro. Il primo ricuce lo strappo con una staffilata dalla trequarti campo, mentre il secondo è cinico a ribadire in fondo al sacco un tiro di Dominici respinto da Pandolfi. La Spes Poggio Fidoni parte forte nella ripresa e sposta l’ago della bilancia dalla propria parte. A firmare la rete dell’aggancio è Alessandrini con un tiro al volo dai sei metri, mentre la rete del sorpasso viene griffata da Scappa, lesto a sradicare la sfera dai piedi di Evandro e a infilare Galli da posizione piuttosto defilata. La Mirafin, pungolata nell’orgoglio, si spinge generosamente in avanti e pareggia i conti su punizione. Il solito Evandro finta la conclusione e appoggia la sfera a Giorgi, il quale trafigge Pandolfi dalla lunga distanza. Galvanizzata nel morale, la squadra di Mirra, poco più tardi, cala il poker sempre grazie a uno schema applicato alla perfezione su calcio da fermo. Evandro, anche in questo caso, indossa le vesti di suggeritore e favorisce il tiro dal limite dell’area di Galati. Il numero dieci rossoblù infila la sfera nell’angolino basso e fa esplodere di gioia i sostenitori pometini presenti in tribuna al Pala Lavinium. La capolista, però, dimostra di avere carattere da vendere e perviene al pareggio con Daricca, il quale finalizza, con un’esecuzione di giustezza, una perentoria progressione dell’ottimo Batiz Sosa. La formazione di Mirra riordina subito le idee e piazza un micidiale uno-due con i soliti Galati e Giorgi. Il numero dieci fa centro da pochi passi, mentre il numero diciotto realizza la sesta rete di squadra con un millimetrico diagonale. La capolista, costretta a inseguire il risultato, impiega Martinelli come quinto giocatore di movimento. Tale soluzione tattica si rivela azzeccata: Donati e Batiz Sosa rimettono le cose a posto. La Mirafin non si abbatte per la rimonta subita e passa di nuovo in vantaggio con un gran gol di Giorgi, il quale si coordina alla perfezione, a seguito di un corner battuto da Evandro, e trafigge Pandolfi con una staffilata di collo pieno da fuori area di rara potenza e precisione. La Spes Poggio Fidoni continua a schierare il power play in fase si possesso palla nella speranza di rientrare nuovamente in partita. La Mirafin, con grande cinismo, capitalizza al massimo la prima occasione propizia e consolida il vantaggio con Rocchi. Il laterale intercetta la sfera nella propria metà campo e fa centro nella porta sguarnita. I padroni di casa, poco più tardi, siglano il gol della sicurezza con Dominici, il quale indovina il bersaglio grosso dalla lunga distanza. La capolista onora l’impegno sino alla fine e si toglie la parziale soddisfazione di siglare la settima rete con Martinelli. Ma tale marcatura serve soltanto per le statistiche. La Mirafin infligge il primo stop alla Spes Poggio Fidoni, al termine di quaranta minuti piuttosto combattuti e ricchi di emozioni, ottiene la seconda vittoria e dimostra di avere tutte le carte in regola per disputare un campionato in perfetta linea con i programmi societari stagionali.
Antonio Gravante
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