Questa volta le battute conclusive del match, per la famosa legge del contrappasso, sorridono alla matricola Aranova. Dopo aver subito la rimonta della United Pomezia, poco prima del definitivo suono della sirena, nella prima gara stagionale tra le mura amiche del Pala Olgiata, la formazione di mister Marini conquista in extremis, nella quinta giornata di campionato, l’intero bottino con la temuta Cures (4-3) e raggiunge al quarto posto il binomio Club Sport Roma-Laurentino. Quando ormai il pareggio sembrava il risultato più scontato, i ragazzi del presidente Schiavi riescono a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte a seguito di una beffarda autorete di Calzetta, il quale sbaglia clamorosamente l’impatto con il pallone e fa centro nella porta sbagliata. La compagine sabina comincia la sfida a spron battuto e, al primo giro di orologio, sblocca il punteggio con una splendida rete di D’Annibale, il quale capitalizza al meglio una rimessa laterale, fa valere le sue comprovate doti di pivot di notevole caratura tecnica e trafigge l’incolpevole numero diciotto rossoblù con un preciso destro di collo pieno. La Cures, sulle ali dell’entusiasmo, continua a spingersi in avanti e va più volte vicinissima al raddoppio. Molitierno, però, si conferma all’altezza della situazione, tarpa le ali ai generosi rivali di turno e consente alla sua squadra di rimanere a stretto contatto con Medici e soci. Spronata dalla panchina a un maggior spirito di sacrificio, l’Aranova si sblocca gradualmente dalla situazione di impasse iniziale e pareggia i conti con Salviati, il quale ha il merito di iniziare e concludere, da pochi passi, un rapido ribaltamento di fronte. Le battute finali del primo tempo risultano piuttosto combattute: le due contendenti provano ad allungare nel punteggio, ma le difese sbrogliano, con grande mestiere, delle situazioni delicate. Aranova e Cures, di conseguenza, vanno al riposo con una rete all’attivo a testa. La compagine dell’alto Lazio parte forte anche nella ripresa e passa di nuovo in vantaggio grazie alla marcatura di Malfatti. L’Aranova non ci sta, si spinge in avanti con maggiore regolarità, sorretta da una buona condizione fisica collettiva, e rimette le cose a posto con Gianni, bravo ad iscrivere il proprio nome a referto con una staffilata di collo pieno sugli sviluppi di un corner. Tale marcatura carica sotto il profilo emotivo i tirrenici, i quali sfiorano il tris con l’ottimo Salviati. Il laterale elude l’uscita di Tantari, ma si vede negare la gioia del gol dal palo. Sulla susseguente ribattuta si avventano contemporaneamente sul pallone Rossi e il portiere reatino, ma ad avere la meglio è l’estremo difensore, che riesce ad evitare la marcatura per il classico rotto della cuffia. L’Aranova non molla la presa e passa per la prima volta in vantaggio a seguito di una perfetta giocata per vie verticali. Molitierno rinvia lungo per Rossi, il quale controlla alla perfezione il pallone, si libera della marcatura dell’ultimo giocatore sabino, trafigge l’incolpevole Tantari e si conferma uno dei migliori giocatori nel proprio ruolo del girone. Animata da una grande voglia di rivalsa, la Cures negli ultimi quattro minuti applica la tattica del portiere di movimento e, al terzo assalto, trova la via del gol con Ramazio, lesto a finalizzare una pregevole azione manovrata nei pressi del secondo palo. La compagine reatina continua a schierare il power-play, ma a venticinque secondi dal definitivo suono della sirena si dà la classica zappa sui piedi. Il generoso Calzetta, pressato da un avversario, prova a servire dalla metà campo tirrenica Medici, proposto nella circostanza come ultimo, ma sbaglia l’impatto con il pallone, realizza una beffarda autorete e regala agli attoniti fiumicinensi il gol della vittoria. L’Aranova, di conseguenza, gentilmente ringrazia, ottiene decisamente più di quanto seminato durante l’arco della gara e prosegue nel migliore dei modi la prima avventura della sua storia sul palcoscenico nazionale.
Antonio Gravante
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