
Niente da fare. Dopo aver collezionato dieci punti nelle prime quattro giornate del girone discendente, a seguito di un ruolino di marcia di tre vittorie e un pareggio, l’Anzio Calcio issa bandiera bianca di fronte alla vicecapolista Cassino (2-1), compagine che in virtù di tale risultato conserva inalterato il divario di sette lunghezze dalla battistrada Cavese, manda giù il primo boccone amaro del nuovo anno solare e scivola al sestultimo posto a pari merito con il Latte Dolce Sassari, costretto a sua volta dalla spartizione dalla posta casalinga dalla Boreale. Sorretta da una condizione fisica smagliante e consapevole della propria forza, la squadra allenata da Carcione comincia la gara con la giusta carica emotiva e impiega soltanto nove minuti per spezzare l’equilibrio. Ad iscrivere per primo il proprio nome nel registro dei marcatori è Magliocchetti, lesto a ribadire in fondo al sacco, da distanza ravvicinata, una conclusione di Darboe respinta da un difensore portodanzese. L’Anzio Calcio prova a reagire e mette in apprensione i rivali di turno con Sirignano, il quale costringe Stellato a rifugiarsi in corner con un beffardo tiro-cross. Scampato il pericolo, il Cassino continua a fare la partita e, a metà frazione, consolida il vantaggio per merito di Abreu, bravo a ricoprire al meglio il ruolo di terminale offensivo di una bella combinazione imbastita sull’asse Mele-D’Angelo. La formazione di Guida, nelle battute finali del primo tempo, avanza il baricentro, ma non riesce a far breccia nella difesa meno perforata del girone. La squadra di Guida, nel corso della ripresa, prova generosamente ad accorciare le distanze: Falconio e De Gennaro costringono Stellato a due interventi dal medio coefficiente di difficoltà. Il punteggio cambia al settimo minuto di recupero. L’Anzio Calcio sigla la rete della bandiera su rigore: Bencivenga fa centro dagli undici metri. Il Cassino, dunque, prosegue a vele spiegate la serie-sì, infila il tredicesimo risultato utile consecutivo e legittima di ricoprire con pieno merito il ruolo di vicecapolista.
Antonio Gravante
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