Dopo aver rimpinguato il proprio bottino in classifica con due punti nel doppio turno esterno consecutivo previsto dal calendario, frutto dei pareggi conseguiti in rapida successione con la Palmese e il Nola, l’Aprilia di mister Centioni si arrende di stretta misura davanti ai propri sostenitori di fronte a un quadrato Ilvamaddalena (0-1), incassa la quarta sconfitta in sette gare disputate e, a seguito della concomitante vittoria casalinga della Vis Artena sul Real Monterotondo Scalo, scivola al penultimo posto con una sola lunghezza di vantaggio nei confronti del fanalino di coda COS Sarrabus Ogliastra. Gli isolani hanno un miglior approccio alla gara, esercitano un maggior predominio territoriale nei primi venti minuti di gioco, ma non creano particolari pericoli dalle parti di Siani. L’Aprilia cambia gradualmente marcia, avanza il baricentro e, poco dopo la mezz’ora, sfiora la marcatura direttamente su punizione dal limite dell’area: Murgia fallisce di poco il bersaglio grosso. Il punteggio si sblocca in chiusura di tempo. L’Ilvamaddalena approfitta, con grande cinismo, di un errore di Corelli e trova la via del gol con Ansini, bravo a capitalizzare al massimo un sontuoso colpo di tacco di Altolaguirre e a consentire ai propri compagni di andare al riposo con la giusta carica psicologica. L’Aprilia Calcio comincia la ripresa con il giusto piglio e va vicinissima al pareggio con il solito Laghigna. Il prolifico attaccante cincischia troppo con il pallone tra i piedi e perde l’attimo giusto per piazzare la stoccata vincente. I ragazzi di Centioni si spingono generosamente in avanti, mettono più volte in apprensione la retroguardia isolana, ma accusano le classiche polveri bagnate e non riescono a sfruttare al meglio le occasioni propizie. L’Aprilia Calcio, in ogni modo, crede nella rimonta e al novantesimo si crea i presupposti per pareggiare i conti su calcio di rigore, assegnato dal direttore di gara per un fallo commesso ai danni di Pezone. Ad incaricarsi della trasformazione è Laghigna, il quale si fa ribattere il tiro dagli undici metri dal bravo Mejri. Sulla susseguente ribattuta dell’estremo difensore sardo, la sfera arriva proprio dalle parti di Laghigna, il quale alza clamorosamente la mira e fallisce anche questa ghiotta la possibilità di raddrizzare le sorti della gara. L’Aprilia Calcio accusa il colpo sotto il profilo emotivo, non riesce più a pungere negli ultimi sedici metri, nonostante i sei minuti di recupero accordati dall’arbitro, e incassa una sconfitta piuttosto evitabile.
Antonio Gravante
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