Dopo aver totalizzato quattro punti nelle prime due gare di campionato, a seguito del pareggio esterno con il Foggia (1-1) e della vittoria casalinga sul Sorrento (2-1), l’Aprilia stecca la sfida, in terra pugliese, con il Martina Franca (3-0), rimane attestata a quota quattro punti in classifica e, di conseguenza, torna con i piedi ben saldi per terra. La formazione di Ferazzoli, alla resa dei conti, è stata protagonista della classica gara dai due volti. Le rondinelle, nel primo tempo, hanno giocato alla pari dei tarantini e hanno sfiorato più volte la marcatura con il solito Ferrari, ma nella ripresa si sono disuniti e hanno lasciato via libera ai motivatissimi avversari di turno, i quali sono usciti fuori prepotentemente alla distanza e hanno coronato il sogno nel cassetto, in virtù di tale exploit, di tornare al successo davanti ai propri sostenitori a distanza di trecento giorni. La compagine pontina comincia la gara con la giusta determinazione e, nei primi minuti, va due volte vicina alla marcatura con Frigerio e Ferrari. Il primo lambisce il palo sinistro della porta difesa da Leuci, mentre il bomber, su cross dello stesso Frigerio, colpisce di testa, ma trova puntuale alla presa l’estremo difensore pugliese. A metà frazione, invece, il Martina Franca replica con Gai, il quale prova la conclusione dai venticinque metri, ma Ragni non ha alcuna difficoltà a fare sua la sfera. Nella fase centrale del tempo, tutto sommato, si registra un’occasione degna di nota per parte. La squadra tarantina ha una buona chance per realizzare la prima rete del campionato sugli sviluppi di un rapido contropiede: Petrilli, servito alla perfezione dal solito Gai, calcia in pratica a botta sicura, ma il suo tiro si infrange su Marino. Un minuto più tardi, invece, l’Aprilia risponde sempre con il binomio Frigerio-Ferrari. Il numero nove delle rondinelle, però, trova pronto alla deviazione in angolo l’attento Leuci. A ridosso dell’intervallo, la squadra di Ferazzoli mette nuovamente i brividi agli avversari a seguito di una rimessa laterale: D’Anna mette al centro dell’area un invitante pallone, ma Ferrari arriva un attimo in ritardo per piazzare la stoccata vincente. Nella ripresa, invece, la compagine pontina accusa un netto calo di rendimento, lascia in mano agli avversari il pallino del gioco e incassa addirittura tre reti nel giro di dodici minuti. Il Martina Franca, deciso a sfruttare al meglio il fattore campo per sollevarsi dalle sabbie mobili della graduatoria, alza il ritmo e sblocca il punteggio con capitan Petrilli, il quale trasforma un rigore decretato dall’arbitro per un contatto in piena area tra Di Lauri e Mazzarani. Trascorrono pochi minuti è la formazione pugliese indirizza ulteriormente il match nei binari giusti con il bomber Belleri, cinico a finalizzare, dall’interno dell’area, una bella azione imbastita sull’asse Petrilli-Provenzano. Il centravanti è il più lesto di tutti, anticipa il diretto marcatore con un astuto colpo di punta e deposita la sfera in fondo al sacco. L’Aprilia, con il morale decisamente sotto i tacchi, accusa il colpo sotto il profilo emotivo e, subito dopo, incassa la terza rete. Ilari sradica la sfera dai piedi di Marino e, con un tiro di prima intenzione, si toglie la soddisfazione di iscrivere anche il proprio nome nel registro dei marcatori. Successivamente gli apriliani provano generosamente a realizzare almeno la rete della bandiera, ma capiscono che si tratta di una giornata-no quando Leuci compie un autentico miracolo su Ferrara. Le rondinelle, in ogni modo, si spingono in avanti a testa bassa sino al triplice fischio, ma non trovano la via del gol e, di conseguenza, non possono fare altro che mandare giù il calice amaro di una sconfitta piuttosto pesante nelle proporzioni.
Antonio Gravante
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