I duri carichi di lavoro sostenuti nella prima fase di preparazione si sono fatti sentire nella gambe dei giocatori della Città di Pomezia nelle prime due amichevoli precampionato. La squadra del presidente Maniscalco ha issato bandiera bianca in rapida successione con i cugini dell’Airone Ardea (0-1) e con l’Atletico Nettuno (5-3). “L’unica cosa che non mi interessa è il verdetto del campo, la squadra per il resto mi ha soddisfatto in pieno sia sul piano dell’impegno che sotto il profilo squisitamente tecnico-tattico – precisa mister Giuseppe Sebastiani – . Abbiamo fatto bella figura in tutte e due le circostanze, ma alla lunga abbiamo pagato a caro prezzo il notevole lavoro atletico svolto negli ultimi giorni”. La formazione rossoblu, nella prima uscita precampionato, si è arresa di misura di fronte ai cugini dell’Airone Ardea. “Abbiamo incassato la rete che ha deciso il risultato in piena zona Cesarini – aggiunge il trainer pometino – . Nei primi due semitempi, comunque, la squadra mi è piaciuta moltissimo, ha tenuto bene il campo e ha messo in mostra delle manovre corali lineari. Quando il match appariva incanalato verso il punteggio ad occhiali, complice una disattenzione difensiva, abbiamo incassato la rete che ha deciso le sorti della gara a favore dei nostri avversari. E’ una sconfitta, di conseguenza, che non ha alcun valore. Siamo usciti dal campo a testa alta…”. La Città di Pomezia, a distanza di pochi giorni, ha sfidato, tra le mura amiche del “Maniscalco”, l’Atletico Nettuno, compagine che annovera tra le proprie fila alcuni giocatori interessanti. A referto per i pometini sono andati Natoli e Girace (doppietta), i quali si sono confermati come al solito degli ottimi finalizzatori della manovra. “Abbiamo chiuso la prima frazione sotto di una rete (2-1 n.d.d ), poi abbiamo accusato la fatica e abbiamo lasciato via libera ai nettunesi – conclude Sebastiani – , Sono soddisfatto nel complesso, al di là della sconfitta, della priova offerta dai miei ragazzi. Abbiamo messo in mostra delle belle geometrie che, tutto sommato, mi lasciano pensare in positivo per il futuro…”.
