Un ko che brucia. Il Fregene Maccarese semina, ma non raccoglie sul campo del Tarquinia, incassa una sconfitta all’inglese (2-0) e manda giù il boccone amaro del primo passaggio a vuoto in campionato. I biancoblù partono bene e imbastiscono alcune azioni corali lineari, ma il pacchetto arretrato padrone di casa chiude al meglio tutti gli spazi e, nella prima mezz’ora, consente al proprio portiere di non essere mai chiamato seriamente in causa. Il primo episodio chiave della gara si registra al trentacinquesimo giro di orologio. Il Tarquinia passa a sorpresa in vantaggio con la complicità di un madornale errore in fase di impostazione della manovra dei ragazzi di Natalini: Pacella batte una punizione nei pressi della propria area di rigore e serve l’accorrente Greco, il quale sbaglia l’impatto con il pallone e agevola il compito a Raffaelli. La punta, con grande cinismo, non si lascia sfuggire l’occasione propizia, fa centro nella porta sguarnita e permette alla sua squadra di andare al riposo avanti nel punteggio. Mister Natalini, durante l’intervallo, cambia modulo di gioco e passa a una difesa a tre per avere maggior peso in avanti. Tale mossa, tutto sommato, si rivela azzeccata. Il Fregene Maccarese prende saldamente in mano le redini della gara, esercita un marcato dominio territoriale, ma si vede voltare le spalle della dea bendata: Mariani colpisce la traversa direttamente su calcio piazzato, mentre Cifarelli e Marchese, sugli sviluppi di azioni manovrate, colpiscono i legni della porta custodita da Di Camillo. I biancoblù, inoltre, vanno vicinissimi al gol anche con Cifarelli e Davì, i quali esaltano i riflessi del giovane estremo difensore di casa (classe 2006), bravo a conservare inviolata la propria porta inviolata. La formazione allenata da Natalini, tutto sommato, completa la giornata storta allo scadere. Il Tarquinia mette al sicuro il risultato a seguito di una sfortunata autorete di Stendardo, il quale nel tentativo di anticipare un avversario, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, realizza la più classica delle autoreti. Il Fregene Maccarese, dunque, torna a casa a mani vuote, ma non può fare altro che recitare il “mea culpa” sia per aver regalato entrambe le reti agli avversari che per non aver capitalizzato le numerose occasioni da gol create nell’arco della gara.
Antonio Gravante
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