Un pesante stop. Il C.S. Primavera si arrende tra le mura amiche del “Quinto Ricci” al Gaeta (1-3), una delle compagini più in forma del girone, interrompe a quattro giornate la striscia vincente casalinga e, a seguito della roboante vittoria del Monte San Biagio sul Racing Ardea, torna nuovamente a ruotare nell’orbita dei play-out. La prima mezz’ora di gioco risulta piuttosto bloccata: le due contendenti si affrontano in prevalenza a centrocampo. La principale azione degna di nota è della compagine del Golfo: Mastroianni, sugli sviluppi di un corner, costringe Balletta a una parata dall’elevato coefficiente di difficoltà. La sfida si sblocca cinque minuti prima dell’intervallo grazie alla marcatura di Di Vito. L’ex Formia capitalizza al meglio una punizione calciata da Natiello, infila da pochi passi l’incolpevole Balletta e consente alla sua squadra di andare al riposo con il morale alto. Il C.S. Primavera, grazie all’ingresso in campo di Tani, si mostra più propositivo nella prima parte della ripresa, ma nel momento di maggior pressione raccoglie per la seconda volta il pallone in fondo al proprio sacco. Il Gaeta, con grande cinismo, raddoppia con Sessa, il quale si esibisce in una bella progressione e sorprende il portiere di casa grazie a una fortuita deviazione del neoacquisto Poltronetti, che suo malgrado bagna con un autogol il debutto con il sodalizio apriliano dopo una prima parentesi nelle fila del Racing Ardea. La formazione tirrenica, poco prima della mezz’ora, va vicinissima al tris su calcio piazzato: Natiello colpisce in pieno la traversa. La terza rete dei biancorossi, tutto sommato, viene rimandata di una decina di minuti. A mettere in ghiaccio la quarta vittoria di fila della squadra di Mancone è lo stesso Natiello, che cala il tris direttamente su calcio d’angolo, sorprende Balletta con una parabola arcuata e si guadagna gli applausi degli sportivi presenti in tribuna per una giocata degna di palcoscenici più importanti. La quarta e ultima segnatura si registra poco prima del triplice fischio. Il C.S. Primavera si toglie la parziale soddisfazione di siglare quantomeno la rete della bandiera con Tani. La punta, servita in profondità da un compagno, aggredisce lo spazio vuoto, infila Zuccaro preteso in uscita e, pur partendo dalla panchina, si toglie la soddisfazione personale di iscrivere anche il proprio nome a referto.
Antonio Gravante
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