
Brutto scivolone casalingo. La capolista Pomezia Calcio stecca clamorosamente la sfida casalinga con l’ambizioso Valmontone (1-3), compagine che dopo una partenza nettamente inferiore alle proprie potenzialità sta provando a rientrare nelle sfere nobili della classifica, interrompe a tre giornate la striscia vincente, ma conserva sempre un discreto margine di vantaggio sull’immediata inseguitrice. W3 Maccarese e Amatrice Rieti, infatti, non ne approfittano al massimo e pareggiano rispettivamente le sfide esterne con l’Aranova e il Villalba. Quotazioni in netto rialzo, invece, per l’Aurelia Antica Aurelio, che espugna di larga misura il rettangolo di gioco del fanalino di coda Pescatori Ostia e conquista la piazza d’onore con un ritardo di quattro lunghezze su capitan Lo Pinto e compagni. La prima occasione degna di nota della gara è dei ragazzi di Gagliarducci. L’esperto Capodaglio crossa alla perfezione nei pressi del secondo palo una punizione dalla trequarti campo, Pizzuto sfugge abilmente alle grinfie del diretto marcatore, colpisce di testa, ma la sua conclusione risulta troppo debole e centrale. Il baby Raileanu blocca la sfera con sicurezza. La sfida del City Sport Center si sblocca a metà primo tempo. Il Valmontone passa a condurre per merito di Cerone, il quale calcia dai venti metri e, complice una fortuita deviazione di Gasperini, coglie di sorpresa Marcucci. L’estremo difensore pometino, nonostante il disperato tentativo in tuffo, si trova costretto a raccogliere il pallone in fondo al proprio sacco. La squadra di Cangiano, poco dopo la mezz’ora, consolida il vantaggio sugli sviluppi di una rapida ripartenza. L’ottimo Traore si fa tutta la fascia destra palla al piede, salta elegantemente Pizzuto nei pressi del lato corto dell’area e crossa alla perfezione per l’accorrente Cerone, il quale non ha alcuna difficoltà a firmare la doppietta personale. Il Pomezia Calcio non riesce a cambiare marcia nella ripresa e, al dodicesimo minuto, subisce la terza rete su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Marcucci ai danni di Colasanti. Sul dischetto si presenta lo specialista Cerone, il quale fa centro con un preciso sinistro a mezza altezza, firma il classico hattrick e mette una seria ipoteca sulla preziosa vittoria esterna della sua squadra. La capolista, però, non si dà per vinta e sfiora la marcatura con Massella, il quale calcia dall’interno dell’area, ma si vede negare la gioia del gol da un provvidenziale intervento in tuffo, nei pressi della linea di porta, del bravo Raileanu. La formazione di Gagliarducci continua a spingersi a testa bassa in avanti e va vicinissima alla marcatura con Teti. L’ex Colleferro, servito alla perfezione da Massella, tenta la conclusione a incrociare da distanza favorevole, ma l’estremo difensore rivale si conferma all’altezza della situazione anche in questo caso, evita il peggio con una parata d’istinto e conserva inviolata la propria porta. Il Pomezia Calcio, alla mezz’ora esatta, legittima un marcato predominio territoriale con lo stesso Teti, cinico a risolvere una mischia in piena area di rigore rivale e a bagnare con il gol il debutto stagionale con la maglia rossoblù. La squadra del presidente Bizzaglia, nei restanti minuti ancora da giocare, prova a riaprire le sorti della gara, ma non riesce a pungere negli ultimi sedici metri e, a dispetto dei pronostici della vigilia, si trova costretta a issare bandiera bianca di fronte alla quadrata compagine allenata da Cangiano.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
