Il Rodolfo Morandi si conferma una splendida realtà del girone C di Promozione. La squadra allenata da Mario Di Marco conquista un prezioso punto sull’ostico rettangolo di gioco della temuta Vigor Perconti (2-2), centra il terzo risultato utile su quattro giornate di campionato disputate e balza al quarto posto in classifica a pari merito con la Villa Adriana e il Rocca Priora, che a loro volta si sono spartite la posta in palio nello scontro diretto. La prima frazione risulta piuttosto bloccata. Tanto è vero che le due contendenti riescono entrambe a trovare la via del gol sugli sviluppi di un corner. La formazione allenata da Persia sblocca il punteggio, a metà periodo, per merito di Onorati, bravo a farsi valere in piena area e a infilare Verdecchia. I lidensi, invece, timbrano il classico cartellino, a ridosso dell’intervallo, con Formisano, bravo a rimettere le cose a posto con un perentorio colpo di testa e a mandare le due squadre negli spogliatoi sul risultato in perfetto equilibrio. Il Rodolfo Morandi parte bene nella ripresa, si fa apprezzare per alcune giocate lineari e, al decimo giro di orologio, ribalta del tutto la situazione a suo favore con Achilli, il quale finalizza nei pressi del secondo palo una perentoria azione individuale sulla corsia sinistra dello scatenato Farazzoli. La compagine tirrenica, nella fase centrale del tempo, gestisce al meglio la situazione favorevole. La Vigor Perconti, però, si conferma una squadra di notevole caratura tecnica, moltiplica gli sforzi e, a dieci minuti dalla conclusione del match, fissa il punteggio sul definitivo 2-2 con Barbarisi, il quale scatta abilmente sul filo del fuorigioco, a seguito di una rapida giocata in verticale di un compagno, infila l’incolpevole Verdecchia proteso in uscita e si conferma una pedina inamovibile dello scacchiere di mister Persia. Il Rodolfo Morandi, dunque, torna a casa con un punto in tasca e con la consapevolezza di potersi togliersi delle belle soddisfazioni in un girone composto in prevalenza da squadre di assoluto valore.
Antonio Gravante
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