
Fermamente intenzionato a rimettersi in carreggiata dopo l’inopinato passaggio a vuoto casalingo accusato con il Trastevere, un motivatissimo Anzio Calcio sfodera una prova collettiva più che positiva sotto il profilo del gioco, conquista un prezioso pareggio ad occhiali nella tana dell’ostico Ischia Calcio (0-0) e aggancia al sestultimo posto l’Atletico Uri, costretto a sua volta a issare bandiera bianca di fronte alla vicecapolista Cassino. La prima parte della gara risulta di studio: le due contendenti si affrontano in prevalenza nella zona mediana del campo. La squadra allenata da Mario Guida rompe gli indugi con Bartolotta, il quale calcia al volo, sugli sviluppi di un cross di Bencivenga, e costringe Vivace a un intervento in tuffo dall’elevato coefficiente di difficoltà. La formazione isolana, presa per mano dai giocatori di maggiore caratura tecnica, si spinge con maggiore continuità in avanti, ma non riesce a pungere negli ultimi sedici metri per l’ottima solidità del pacchetto arretrato neroniano. L’undici di Corino prova a spezzare l’equilibrio soprattutto con l’ispirato Talamo, il quale fallisce di poco il bersaglio grosso. La formazione del presidente Rizzaro, in apertura di ripresa, mette i brividi ai padroni di casa con Perkovic. L’attaccante tenta la soluzione dalla lunga distanza. La conclusione sembra innocua, ma Vivace viene messo in difficoltà da un beffardo rimbalzo del pallone. A sventare la minaccia, tutto sommato, ci pensa Arcamone, bravo nella circostanza ad andare in soccorso del proprio portiere. L’Ischia Calcio, nel momento topico del match, prova a pungere con Talamo, il quale calcia due volte in porta, ma pecca di precisione. La sfera, in entrambi i casi, termina di poco sul fondo. L’ultima emozione si registra in pieno recupero. Il generoso Talamo, di gran lunga il migliore dei suoi, tenta di sorprendere Perna con una conclusione nei pressi del primo palo. L’estremo difensore portodanzese, però, si conferma all’altezza della situazione, fa buona guardia e permette alla sua squadra di riprendere la marcia verso l’agognata riconferma diretta in Serie D.
Antonio Gravante
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