
Una buona prova collettiva non basta all’Aranova per fare risultato nella tana del ritrovato Civitavecchia (1-0), compagine che nelle ultime giornate sta gradualmente scalando la classifica sotto la gestione Scudieri. La formazione allenata da Giancarlo Di Curzio, quando ormai si stava per avvicinare alla cassa a riscuotere un prezioso punto, subisce su calcio di rigore, a tre minuti dal triplice fischio, l’allungo decisivo dei portuali e, tra mille rammarichi, si trova costretta a tornare a casa a mani vuote. Partono meglio i padroni di casa, ma la prima azione importante del match è dei ragazzi del presidente Andrea Schiavi: Forti calcia di sinistro da distanza ravvicinata, ma esalta i riflessi di Minucci, bravo a conservare inviolata la propria porta con un intervento d’istinto. La squadra nerazzurra avanza gradualmente il raggio d’azione e, poco prima della mezz’ora, sfiora la marcatura con Ngom, il quale calcia in pratica a botta sicura, sugli sviluppi di un tiro da fermo, ma trova sulla propria strada un reattivo Zonfrilli, bravissimo a rifugiarsi in corner. Il Civitavecchia, in apertura di ripresa, prova a spezzare l’equilibrio su palla inattiva: il bomber Vittorini lambisce il palo alla destra di Zonfrilli. Trascorrono pochi minuti e i fiumicinensi replicano con Borrazzo, il quale si esibisce in una bella girata al volo, ma non inquadra di poco lo specchio della porta. La squadra di Scudieri, nella fase centrale del tempo, si mostra più propositiva e mette i brividi ai rossoblù con l’ottimo Paolo Cerroni. Il difensore prova a capitalizzare al meglio un invitante cross Contini, ma il suo colpo di testa è impreciso: la sfera sorvola la traversa. I nerazzurri, poco più tardi, non sono baciati dalla fortuna: Sevieri colpisce il palo interno su punizione. Il Civitavecchia, nelle battute finali del match, si spinge a testa bassa in avanti, ma il pacchetto difensivo fiumicinense sembra avere i mezzi per reggere l’urto. La svolta della gara si registra a tre minuti dalla fine. La formazione di Scudieri si procura un rigore per un fallo commesso da Ergemlidze ai danni di Paolo Cerroni. I ragazzi di Di Curzio contestano in massa tale decisione, ma l’arbitro non torna sui suoi passi e fa riprendere il gioco dal tiro dagli undici metri. Ad incaricarsi della trasformazione, come al solito, è lo specialista Vittorini, il quale non sente assolutamente il peso della responsabilità, infila Zonfrilli, regala in extremis alla sua squadra una preziosa vittoria e, di riflesso, costringe l’ex Hrustic e soci a incassare il quinto ko in campionato.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
