L’amarezza è tanta. Quando ormai non aspettava altro che il triplice fischio dell’arbitro per passare alla cassa a riscuotere il massimo della posta in palio, l’Aranova subisce al quinto e ultimo minuto di recupero il pareggio di una mai doma Romulea (2-2) e getta alle ortiche una chance importante per assottigliare le distanze dalle sfere nobilissime della graduatoria. La formazione tirrenica, tutto sommato, non può fare altro che recitare il mea culpa. Oltre a dilapidare due reti di vantaggio nell’ultima mezz’ora di gioco, ha agevolato il compito ai capitolini, nell’occasione della rete del definitivo pareggio, a causa di un madornale errore del proprio portiere Zonfrilli. Mister Cervera deve fare a meno dell’infortunato Amorosino, inserisce al suo posto Pomponi e impiega in avanti nel suo collaudato 4-3-2-1 il solo Barchiesi, supportato sulla trequarti campo da Ciriachi e Carlucci. Il trainer tirrenico, Giancarlo Di Curzio, replica con il 3-5-2 e conferma in avanti l’esperta coppia Monteforte-Teti. L’Aranova parte a spron battuto e, al primo vero affondo, sblocca il punteggio, con il solito Teti, bravo a girare in fondo al sacco un preciso cross dalla corsia sinistra. La Romulea ha una rabbiosa reazione e sfiora la parità con Barchiesi, il quale indirizza il pallone nell’angolino basso con un bel colpo di testa, a seguito di un cross dalla destra, ma Zonfrilli fa al meglio il proprio dovere e sventa la minaccia con un provvidenziale intervento in tuffo. I capitolini, nella seconda parte del tempo, si spingono generosamente in avanti, ma i tirrenici tengono bene il campo e non corrono particolari pericoli sino al duplice fischio dell’arbitro. Il copione della gara non cambia nella ripresa. La squadra di Cervera prova a rientrare in partita, ma non riesce a pungere negli ultimi sedici metri. A trovare ancora la via del gol, al quarto d’ora, è ancora l’Aranova con l’ottimo Teti, il quale scatta abilmente sul filo del fuorigioco, a seguito di un lungo lancio di Palermo, infila Pensa con una conclusione di potenza e firma la doppietta personale. I ragazzi di Di Curzio sembrano tenere in pugno le redini della gara. Ma la Romulea, esperta in rimonte in questo primo tratto di campionato, non si dà per vinta e, cinque minuti prima del novantesimo, accorcia le distanze con Shuan, subentrato dalla panchina al posto di Pomponi, cinico a finalizzare una pregevole azione corale. I capitolini, a quel punto, producono il massimo sforzo e, nel quinto e ultimo minuto di recupero accordato dal fischietto di Ciampino, acciuffano il pareggio con Carlucci, il quale tenta il classico tiro della disperazione dai venti metri e infila l’attonito Zonfrilli. L’estremo difensore valuta male il rimbalzo e, tra lo sconforto dei propri compagni, si trova costretto a raccogliere il pallone in fondo al sacco. La Romulea, di conseguenza, si salva per il classico rotto della cuffia, conserva l’imbattibilità stagionale (due vittorie e tre pareggi in cinque giornate) e si conferma al quarto posto in classifica. L’Aranova, al contrario, fallisce il sorpasso ai rivali di turno e torna a casa con il morale sotto i tacchi per non aver centrato una vittoria che, alla quasi totalità dei presenti, appariva praticamente fatta.
Antonio Gravante
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