Un’altra sconfitta esterna. La quarta nelle ultime cinque gare giocate lontano dalle mura amiche dell’Anco Marzio. L’Ostiamare, nel girone di ritorno, non riesce ad avere quella regolarità di rendimento necessaria per colmare il gap dalla zona play-off, issa bandiera bianca di fronte a un quadrato San Marzano (2-0) e, a seguito della concomitante vittoria dell’Ischia sul rettangolo di gioco del Latte Dolce Sassari, si allontana a quattro lunghezze dalla quinta posizione in classifica. I biancoviola, inoltre, subiscono anche il sorpasso del Cos Sarrabus Ogliastra, vittorioso a sua volta nel derby sardo con il fanalino di coda Budoni, e scivolano al settimo posto. I ragazzi del presidente Di Paolo hanno un buon approccio alla gara e, nei primi venti minuti, provano due volte a forzare il bunker difensivo campano: Simonelli, da distanza ravvicinata, esalta i riflessi di Cevers, poi Icardi, su calcio piazzato, trova nuovamente puntuale alla presa il portiere di casa. Il San Marzano, con il passare dei minuti, si mostra più propositivo, avanza il baricentro e, al trentunesimo giro di lancette, passa a condurre per merito di Ferrari, il quale vince un contrasto con Sbardella, sugli sviluppi di un lungo lancio da metà campo, infila l’incolpevole Morlupo proteso in uscita e si toglie la soddisfazione personale di realizzare l’ottava rete in campionato. L’Ostiamare accusa il colpo sotto il profilo emotivo e, a causa di una manovra troppo lenta e prevedibile, arriva all’intervallo sotto di una rete. La squadra di Campagna, nella prima parte della ripresa, si spinge generosamente in avanti nella speranza di rientrare in partita, ma non riesce a pungere negli ultimi sedici metri. Il pacchetto arretrato campano vince nettamente il confronto a distanza con Icardi e compagni. Nel momento di maggiore pressione dei lidensi, il San Marzano allunga nel punteggio con Camara, bravo a iscrivere il proprio nome nel registro dei marcatori al termine di una pregevole azione corale. I capitolini non ci stanno, producono il massimo sforzo e, due minuti dopo la mezzora, si creano i presupposti per riaprire le sorti della gara su calcio di rigore, decretato dal fischietto di Nichelino per un fallo commesso ai danni di Barlafante. Sul dischetto si presenta Natalucci, partito dalla panchina e subentrato nella prima parte della ripresa al posto di Simonelli. Il numero sette lidense opta per una conclusione di giustezza, ma Cevers capisce le sue intenzioni e blocca la sfera con una provvidenziale presa bassa. Le ultime fasi del match, tutto sommato, non registrano particolari episodi degni di rilievo. La formazione guidata da Zironelli conquista l’intera posta in palio, l’Ostiamare, invece, complice una prova collettiva nettamente inferiore alle proprie potenzialità, si trova costretta a raggiungere la doppia cifra per quanto concerne il numero delle sconfitte in campionato.
Antonio Gravante
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