Un pareggio tira l’altro. E’ proprio il caso di dirlo. L’Ostiantica conquista un punto nella tana del Parioli (2-2), colleziona la terza spartizione della posta consecutiva e rimanda ulteriormente a data da destinarsi l’agognata sferzata sotto il profilo dei risultati. I ragazzi del binomio Cerrai-Arabia, per il momento, viaggiano a una media di poco superiore a un punto a partita. Troppo poco per una squadra tecnicamente attrezzata per occupare in pianta stabile le zone alte della graduatoria. I lidensi, sin dai primi minuti di gioco, tengono bene il campo e sfiorano la marcatura con Sesta, il quale prova a finalizzare di testa, una bella giocata imbastita sull’asse Romani-Contessa, ma Facchini fa buona guardia e si rifugia in calcio d’angolo. L’Ostiantica, al secondo tentativo, passa in vantaggio per merito di Collorati, cinico a girare di testa in fondo al sacco un preciso corner calciato dal solito Romani. La squadra di Cataldi riordina le idee, avanza il raggio d’azione e si costruisce una buona chance con Cristian Vittorini, il quale tenta il destro a giro dall’interno dell’area, ma fallisce il bersaglio grosso. L’ultima azione importante del primo tempo è di marca lidense: Morganti scatta abilmente sul filo del fuorigioco, a seguito di una bella verticalizzazione di Padilla, si presenta minaccioso a tu per tu con Facchini, ma si vede ribattere la conclusione dal portiere di casa, bravo a sventare il pericolo con una perfetta presa bassa. Il Parioli parte forte nella ripresa e, dopo pochi minuti, va vicinissimo al pareggio con Felici, il quale scatta palla al piede sulla corsia destra, salta in velocità due avversari e si vede negare la gioia del gol da una provvidenziale respinta nei pressi della linea di porta da Ricci. La squadra di Cataldi non molla la presa e, al nono giro di orologio, ristabilisce l’equilibrio con Cristian Vittorini, il quale addomestica nel cuore dell’area un lungo lancio in profondità di un compagno, si divincola dalla marcatura del difensore centrale lidense e trafigge l’incolpevole D’Angeli. Il Parioli, a metà periodo, sfiora il raddoppio di rimessa sempre con Cristian Vittorini, il quale elude la trappola del fuorigioco attuata dagli avversari e calcia in corsa, ma trova il palo alla sinistra di D’Angeli a negargli la gioia della doppietta personale. Galvanizzati nel morale, i padroni di casa continuano a disputare una partita molto valida sotto il profilo del gioco e, poco prima della mezz’ora, ribaltano il punteggio a proprio favore con Felici, cinico a risolvere un concitato batti e ribatti in piena area di rigore lidense. L’Ostiantica, pungolata nell’orgoglio, ha una rabbiosa reazione e rimette le cose a posto su calcio di rigore, assegnato dall’arbitro di Rieti per un tocco di mano di Morresi su tiro di Sesta. Dagli undici metri, lo specialista Scibilia non lascia alcuna via di scampo a Facchini con una violenta conclusione a incrociare. Il finale di gara è ricco di emozioni. La squadra di Cerrai-Arabia, subito dopo, si divora una ghiotta chance per calare il tris: Antinucci, a seguito di una corta respinta di Facchini su conclusione dal limite di Fraschetti, sbaglia clamorosamente l’impatto con il pallone e non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni. L’Ostiantica, invece, rischia seriamente allo scadere di regalare l’intero bottino agli avversari: D’Angeli commette una grave ingenuità e appoggia il pallone a un compagno in piena area, Ceceri capisce le sue intenzioni e, al momento della conclusione in porta, viene atterrato dall’estremo difensore lidense. Rigore sacrosanto. Ad incaricarsi della trasformazione è Miguel Vittorini, il quale pecca di cinismo e si fa ribattere il tiro da D’Angeli, bravo a tuffarsi sulla sua sinistra, bloccare la sfera e farsi perdonare dell’errore commesso in precedenza. L’Ostiantica, nonostante il patema d’animo nel finale di gara, torna a casa con un prezioso punto in tasca e, in attesa di tempi migliori, prosegue al piccolo trotto il cammino stagionale.
Antonio Gravante
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