La matricola Montegiordano Calcio 1960, soprattutto per propri demeriti, non riesce a sfatare il tabù Comunale. La squadra del presidente Introcaso, dopo aver lasciato via libera nella giornata inaugurale al Tre Fontane, si arrende alla distanza anche al Capannelle (2-4) e rimane relegato nella zona bassa della classifica con soltanto un punto all’attivo, frutto del pareggio esterno conseguito, nel turno precedente, sul campo dell’Atletico Colli Albani. I pometini hanno un buon approccio alla gara e, dopo pochi minuti, sbloccano il punteggio con una gran giocata di Filipponi, il quale calcia al volo da circa trenta metri e manda la sfera ad insaccarsi nell’angolino basso alla sinistra di Amicozzi. La gioia dei pontini, però, dura pochi giri di lancette. Il Capannelle prima perviene al pareggio con Stern, abile a trasformare un rigore decretato dall’arbitro per un dubbio contatto tra Migani e Simeti, poi allunga prepotentemente il passo, nei restanti minuti del primo tempo, con D’Andrea e De Santes. Nella ripresa, la formazione capitolina, agevolata dai maggiori spazi concessi dai ragazzi di Caporaletti, cala il poker di gol con D’Andrea, il quale finalizza nel migliore dei modi una rapida ripartenza. Pungolato nell’orgoglio, il Montegiordano Calcio, nel finale di match, si spinge a testa bassa in avanti e si toglie la parziale soddisfazione di accorciare le distanze con Migani. L’ex giocatore dell’Enea Pomezia iscrive il proprio nome a referto dal dischetto e consente alla sua squadra di uscire dal campo con un passivo meno pesante.