L’Anziolavinio ritorna con i piedi ben saldi per terra. Dopo aver regolato con il punteggio all’inglese l’ex capolista Palestrina, la squadra neroniana incappa nella classica giornata storta, rimedia una pesante sconfitta per mano di una quadrata Cynthia 1920 (5-1) e rimanda a data da destinarsi la scalata verso una posizione di classifica più consona al proprio reale valore. Capitan Guida e compagni al momento si trovano impantanati nella zona medio-bassa della graduatoria con soltanto quattro punti all’attivo, frutto di un ruolino di marcia di una vittoria, un pareggio e ben tre sconfitte. I tirrenici cominciano la gara con la giusta determinazione, tengono molto bene il campo e si fanno apprezzare per una solida compattezza tra i reparti. La squadra castellana, dal canto suo, si limita a trovare il giusto equilibrio tra i reparti, ma fa del cinismo la sua dote principale e, alla prima vera sortita offensiva, passa a condurre con Buscia, il quale sfrutta al meglio una bella azione impostata dal binomio Meacci-Bertoldi e, con un preciso rasoterra, infila sul primo palo Rizzaro. Qualche giro di orologio più tardi, l’Anziolavinio risponde su calcio piazzato: lo specialista Fioravanti, a segno su tiro da fermo nel turno precedente con il Palestrina, indirizza la sfera nell’angolino basso, ma Zattin non si lascia sorprendere, si distende in tuffo e sventa il pericolo. A metà tempo, la squadra del presidente Rizzaro si rende nuovamente pericolosa su palla inattiva: capitan Guida, da distanza più che favorevole, si vede chiudere lo specchio della porta da un reattivo Zattin. I ragazzi di Chiappara, animati da una grande voglia di riscatto, continuano a spingersi generosamente in avanti, ma non riescono a trovare particolari sbocchi per andare alla conclusione: la retroguardia castellana fa buona guardia. I neroniani, di conseguenza, provano a ristabilire la parità, in chiusura di tempo, sempre su calcio piazzato. Il solito Fioravanti disegna una parabola perfetta, ma anche in questo caso l’estremo difensore genzanese si conferma all’altezza della sua fama e, con un prodigioso intervento in tuffo, conserva inviolata la sua porta. Poco prima del riposo, tutto sommato, si registra l’episodio chiave dell’incontro. Sugli sviluppi di un lungo rinvio di Zattin, la sfera arriva in piena area dalla parti di Meacci, il quale viene a contatto con Rizzaro. L’arbitro non ha dubbi, assegna il penalty e punisce con il cartellino rosso il numero uno tirrenico. Ad incaricarsi della trasformazione del tiro dagli undici metri è Quadrini, che spiazza, con estrema disinvoltura, il neoentrato Colarieti e indirizza ulteriormente la contesa nei binari più congeniali per la sua squadra. Alla ripresa delle ostilità, la Cynthia 1920 usufruisce di un secondo rigore per un fallo commesso da Fioravanti ai danni di Bertoldi. Sul dischetto questa volta si presenta Meacci, il quale non ha alcuna difficoltà a depositare la sfera in fondo al sacco. La gara, da questo preciso momento, non ha più storia. La compagine castellana, favorita dalla superiorità numerica e da un rassicurante margine di vantaggio, gioca in pratica sul velluto e rimpingua ulteriormente il bottino di gol a seguito delle realizzazioni di Bertoldi e Di Bartolomeo, cinici a sfruttare al meglio i maggiori spazi lasciati dagli avversari. In chiusura di match, invece, l’Anziolavinio di toglie la parziale soddisfazione di siglare almeno la rete della bandiera con Scippa, ma tale segnatura rappresenta il classico contentino di una gara da dimenticare in fretta.
Antonio Gravante
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