Dopo aver totalizzato sette punti nelle prime tre giornate, frutto di un ruolino di marcia di due vittorie e un pareggio, la Virtus Nettuno paga dazio sull’ostico rettangolo di gioco della Fortitudo Roma (2-1), manda giù il calice amaro della prima sconfitta in campionato e, a seguito delle concomitanti vittorie del Cori e dell’Atletico Lariano Calcio, si allontana a tre lunghezze della vetta. La prima parte della gara, tutto sommato, tradisce le attese delle vigilia. Capitolini e nettunesi si affrontano in prevalenza nella zona mediana e non riescono a trovare i varchi giusti per andare al tiro. I due schieramenti difensivi si confermano all’altezza della situazione, bloccano sul nascere ogni azioni pericolosa e consentono a Bonifazi e a Mandolini di essere chiamati in causa soltanto per interventi dal basso coefficiente di difficoltà. A rompere gli indugi è la squadra allenata da Gianluca Infanti con il solito Palladino. La punta biancazzurra, trova il pertugio giusto per la conclusione in porta, ma l’estremo difensore avversario non si lascia sorprendere e si rifugia in angolo. Scampato il pericolo, la Fortitudo Roma, poco dopo la mezzora, sblocca il risultato con Nardolli, il quale aggredisce abilmente lo spazio vuoto e trafigge Mandolini in uscita. I giocatori tirrenici contestano vivacemente tale segnatura per una dubbia posizione di off-side della punta capitolina, ma il fischietto ciociaro non è dello stesso avviso, convalida la segnatura e fa riprendere il gioco dal centro del campo. La Virtus Nettuno, animata da una grande voglia di riscatto, si catapulta a testa bassa in avanti e, poco prima dell’intervallo, rimette le cose a posto per merito di Fortini, cinico a ribadire in fondo al sacco una corta respinta di Bonifazi su punizione di Fontanella. Ad inizio ripresa, invece, la Fortitudo Roma passa per la seconda volta in vantaggio con Marino che, lasciato tutto solo nel cuore dell’area, non ha alcuna difficoltà a girare in fondo al sacco un cross di Midella. La formazione biancazzurra accusa il colpo sotto il profilo emotivo e, soltanto nella seconda parte del tempo, riesce a spingersi in avanti con maggiore regolarità. La Virtus Nettuno, intorno alla mezzora, ha una ghiotta chance per pareggiare:Guerra costringe Bonifazi alla respinta con i pugni, sulla sfera si avventa Schiavello, che calcia di prima intenzione, ma non indovina lo specchio della porta. La risposta dei capitolini è immediata: Danti non centra di poco il bersaglio grosso. L’ultima azione degna di nota del match è di marca tirrenica: Guerra si fa valere in area di rigore, colpisce di testa e fa gridare al gol, ma la palla scheggia il palo e termina sul fondo. La Virtus Nettuno, di conseguenza, esce per la prima volta dal campo a mani vuote, ma alla luce dei risultati conseguiti sugli altri campi rimane saldamente nella zona medio-alta della graduatoria.
Antonio Gravante
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