Concentrata, cinica e spietata. La capolista Nettuno vince e convince anche nel big-match della venticinquesima giornata con la blasonata Almas Roma (3-1), dà un ulteriore scossone alla classifica e mette più di un’ipoteca sull’agognato ritorno nel campionato di Eccellenza. La formazione allenata da Flavio Catanzani, a seguito di tale risultato e della concomitante spartizione della posta nella sfida di cartello tra il Focene e la Città di Fiumicino, rafforza ulteriormente la propria leadership e si costruisce un prezioso tesoretto di punti da gestire negli ultimi due mesi di gare ufficiali. Capitan Frasca e soci, a nove gare dalla conclusione, possono contare su nove lunghezze di vantaggio nei confronti degli aeroportuali e ben dieci sulla coppia Focene-Almas Roma. I giochi, comunque, non sono ancora chiusi. Ma i verdeblu, grazie alla perentoria accelerata effettuata nelle ultime giornate, hanno validi motivi per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. A griffare la preziosa vittoria del “Masin” è stato Cardoni. L’ex attaccante dell’Anziolavinio, subentrato nel corso della ripresa al posto di Maggiore, ha affossato le velleità dei temuti rivali di turno con un micidiale uno-due nel momento topico del match e ha permesso alla sua squadra di conquistare tre punti dal peso specifico rilevante. Mister Catanzani, per l’occasione, deve rinunciare a due pedine inamovibili del suo scacchiere come Laghigna e Luca Loria. Il primo salta la sfida con i capitolini per squalifica, a seguito del cartellino rosso rimediato nella tana della Nuova Florida, mentre il secondo è indisponibile fino al termine della stagione a causa di un grave infortunio. Il trainer verdeblu, inoltre, fa accomodare in panchina per scelta tecnica Borostean e compone il tridente d’attacco del suo collaudato 4-3-3 con Massari, Maggiore e il talentuoso Paolo Loria. L’Almas Roma, come preventivato alla vigilia, risponde con un modulo speculare. Mister Santececca impiega al centro dell’attacco Guidi, supportato dagli sguscianti Colasanti e Di Cicco. La capolista, anche in questo caso, comincia la gara a spron battuto e, al primo affondo, sblocca il punteggio con Paolo Loria. La punta verdeblu, dopo un delizioso “dai e vai” con Porcari, trafigge l’esterrefatto Pensa con un chirurgico sinistro da fuori area. La sfera si insacca imparabilmente nei pressi del palo più lontano. Lo stesso marcatore tirrenico, pochi giri di lancette più tardi, ha la possibilità di raddoppiare, a seguito di un scambio lineare con Maggiore, ma pecca di cinismo e spedisce il pallone sul fondo. Successivamente l’Almas Roma avanza di qualche metro il baricentro e, al quarto d’ora, perviene al pareggio su rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Mariola ai danni di Colasanti. Il fischietto capitolino, molto vicino all’azione, punisce il difensore centrale verdeblu con il cartellino rosso per fallo da ultimo uomo. Oltre al danno, dunque, anche la beffa per la compagine di Catanzani. Ad incaricarsi della trasformazione è lo specialista Di Cicco, il quale non lascia alcuna via di scampo a Giudice e riporta la contesa in perfetto equilibrio. Nonostante l’inferiorità numerica, la capolista si spinge in avanti con maggiore regolarità rispetto ai capitolini, ma il risultato non cambia sino al duplice fischio. Le difese vincono di gran lunga il confronto a distanza con i gli attaccanti avversari. L’episodio chiave della seconda parte della frazione inaugurale, tutto sommato, è l’espulsione del capitolino D’Elia, il quale commette, a due minuti dal riposo, un brutto fallo ai danni di Maggiore, si vede sventagliare in faccia dall’arbitro il cartellino rosso e, di conseguenza, ristabilisce la parità per quanto concerne il numero dei giocatori in campo. Dopo l’intervallo, non avendo in pratica alternative, l’Almas Roma alza leggermente il ritmo, esercita una lieve supremazia territoriale e mette due volte i brividi ai verdeblu. Prima Capasso esalta i riflessi di Giudice, bravo a sventare la minaccia con un intervento prodigioso, poi Di Cicco, di gran lunga tra i migliori in campo, calcia magistralmente una punizione dal limite dell’area, ma si vede negare la gioia del gol dall’estremo difensore verdeblu, abile nella circostanza a distendersi in tuffo e ad evitare il peggio. Mister Catanzani, poco più tardi, corre ai ripari e decide di giocarsi la carta Cardoni al posto di Maggiore. La mossa del tecnico tirrenico, come al solito, si rivela azzeccata. La prima della classe, a metà frazione, va vicinissima al vantaggio con Frasca, ma il capitano tirrenico, direttamente su calcio piazzato, esalta le doti di Pensa, il quale si rifugia in angolo e si conferma uno dei portieri di maggiore affidamento dell’intera categoria. Sul susseguente tiro dalla bandierina, il Nettuno passa di nuovo a condurre per merito del neoentrato Cardoni, il quale si fa trovare al posto giusto al momento giusto nel cuore dell’area, iscrive il suo nome a referto e fa esplodere di gioia i supporter di fede verdeblu presenti in tribuna. Sulle ali dell’entusiasmo, la prima forza del girone cala il tris di gol, due minuti più tardi, sugli sviluppi di un contropiede orchestrato alla perfezione sull’asse Porcari-Luca Loria e finalizzato da Cardoni, cinico a fare centro da pochi passi e a consentire alla propria squadra di prendere prepotentemente il largo nel punteggio. La compagine allenata da Catanzani, forte del doppio vantaggio, gestisce con autorità, nel finale di match, la situazione favorevole e sfiora il poker con capitan Frasca, il quale si vede negare la gioia del gol dal palo. Il Nettuno, dunque, supera con il massimo dei voti un esame piuttosto difficile, conquista altri tre punti di platino e si avvicina a grandi falcate al traguardo-promozione.
Antonio Gravante
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