Un autentico monologo. Una vittoria che fa morale e soprattutto classifica. Facendo leva sui preziosi rientri di Corsetti, Merlonghi, Dal Lago, Fabozzi e Petrucci, tutti tornati abili e arruolati dopo la lunga squalifica, l’Eur Massimo sommerge sotto una valanga di gol il Real Fabrica (3-10), conquista per la prima volta stagionale l’intero bottino, azzera la penalizzazione che si è visto infliggere nei play-off dello scorso campionato e aggancia a quota un punto la United Aprilia.
La formazione capitolina comincia la gara con il piede giusto e si porta sul duplice vantaggio grazie alle reti di Bacaro e Merlonghi. Il primo trasforma un calcio di punizione, mentre il secondo fa centro con uno splendido tiro a incrociare. I padroni di casa, nella fase centrale del tempo, riducono le distanze sugli sviluppi di un tiro libero. Lo specialista Santomassimo si vede ribattere il tiro dai dieci metri da Corsetti, ma in seconda battuta non si lascia sfuggire l’occasione propizia e deposita la sfera in fondo alla rete. La squadra capitolina riparte di slancio e cala il tris con Petrucci, il quale infila il portiere di casa con un gran sinistro dal limite dell’area.
Il canovaccio della gara non cambia nella ripresa. L’Eur Massimo continua a fare la partita e prende il largo nel punteggio grazie alla doppietta di Terenzi e alla marcatura di Lancellotti. Il Real Fabrica prova a reagire e, poco più tardi, firma la seconda rete con Racanicchi. Ma si tratta del classico episodio. I ragazzi di Zito, agevolati dalla tattica del portiere di movimento adottata dai padroni di casa, piazzano un micidiale uno-due con l’estremo difensore Corsetti e Merlonghi, i quali si permettono il lusso di iscrivere il proprio a referto dalla propria zona del campo.
Successivamente i padroni di casa vanno a segno per la terza volta: Santomassimo trafigge Corsetti con un preciso diagonale e firma la doppietta personale. L’Eur Massimo nelle battute finali del match, si toglie la soddisfazione di raggiungere la doppia cifra grazie alle reti di Turrisi e Dal Lago, torna a casa con una maggiore fiducia nei propri mezzi e, alla luce degli importanti rientri, ribadisce sul campo per tradizione ostico di avere le credenziali per risalire la china della classifica.
Antonio Gravante
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