Una vittoria che non fa proprio una grinza. La matricola Fortitudo Pomezia fa valere la maggiore tecnica nei confronti della Tor Tre Teste (3-0), dà un ulteriore dimostrazione della sua forza e si conferma con pieno merito al secondo posto alle spalle della capolista Nordovest, unica squadra del girone ad aver centrato l’en-plein di successi nelle prime quattro giornate di campionato. Il quintetto di Serpietri scende in campo con la massima concentrazione e, all’ottavo minuto, passa in vantaggio con Galati, il quale risolve nel migliori dei modi un concitato batti e ribatti in area di rigore capitolina, trafigge da pochi passi Mariotti e fa esplodere di gioia gli sportivi di fede rossoblu presenti in tribuna al “PalaLavinium”. I pometini, al quarto d’ora, sfiorano il raddoppio sugli sviluppi di una punizione con De Simoni, il quale esalta le doti di Mariotti, bravo in questa circostanza a rifugiarsi in angolo. Successivamente la compagine capitolina ha una ghiotta opportunità per pareggiare con Tufo, il quale calcia di collo pieno, a seguito di un assist di Scaduto, ma trova sulla sua strada un prodigioso Filippini. L’estremo difensore pometino, facendo leva su un ottimo piazzamento, abbassa la saracinesca della sua porta all’avversario. A trovare ancora la via del gol, invece, è la squadra di Serpietri, cinica a capitalizzare al massimo il primo tiro libero con Bernardini, il quale trafigge Mariotti con un sinistro di rara potenza e precisione. La Tor Tre Teste, invece, getta alle ortiche una ghiotta chance per dimezzare le distanze poco prima dell’intervallo. Lo specialista Tufo, però, si vede neutralizzare un tiro libero dall’ottimo Filippini, bravo a opporsi con una provvidenziale respinta di piede. Fermamente intenzionata a non correre rischi, la Fortitudo Pomezia, nelle battute iniziali della ripresa, continua a fare la partita e prende il largo nel punteggio con il talentuoso Lippolis, il quale capitalizza al meglio una rapida ripartenza, trafigge Mariotti con una chirurgica conclusione al volo e permette alla sua squadra di gestire, nell’ultimo terzo di gara, una situazione di triplice vantaggio. Il quintetto capitolino, non avendo in pratica alternative, prova generosamente a limitare quantomeno il passivo, ma Zullo e soci si confermano all’altezza della situazione, chiudono il match con la propria porta inviolata e, di conseguenza, passano con pieno merito alla cassa a riscuotere tre punti molto importanti sia per il morale che per la classifica.
Antonio Gravante
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