Una semplice formalità. La lanciatissima capolista Mirafin sommerge sotto una valanga di gol la modesta Roma (12-1), prosegue alla grande il cammino perfetto del nuovo anno solare e legittima di ricoprire a pieno titolo il ruolo di prima forza del girone. La gara di Olimpia Città dello Sport non ha avuto proprio storia: gli ardeatini, facendo leva su una netta differenza di valori, hanno impiegato soltanto un tempo per ipotecare l’intero bottino. Ad aprire le danze, ancora una volta, è Lorenzoni, il quale trafigge il portiere giallorosso con un preciso diagonale. Otto minuti più tardi, invece, ci pensa Maccarinelli, con una splendida conclusione da fuori area, ad indirizzare ulteriormente il match nei binari più congeniali. In chiusura di primo tempo, la squadra di Gobbi forza ulteriormente il ritmo e realizza altre due reti per merito di Galati ed Esposito, intervallate comunque da una traversa colpita da Tonti nell’unica vera e propria azione offensiva di rilievo imbastita dai giallorossi. La Mirafin nella ripresa trova immediatamente la via del gol con Lorenzoni, il quale indovina l’angolo destro della porta difesa da Ciprari. Un minuto più tardi, lo stesso Lorenzoni si vede negare la gioia della tripletta dal palo. Il tecnico rossoblu, forte di un rassicurante margine di vantaggio, si permette il lusso di far ruotare tutti gli elementi a sua disposizione. Nella fase centrale del tempo, di conseguenza, c’è gloria anche per Raubo, il quale realizza una doppietta in soli sessanta secondi. Prima fa centro al termine di una perentoria azione personale, poi concede il bis sfruttando al massimo un assist di Innamorati. Djelveh porta il risultato sull’8-0 da distanza ravvicinata. L’esperto Serpietri, comunque, non poteva mancare in questa sagra del gol e, in soli due minuti, realizza anche lui una doppietta. Successivamente la formazione del presidente Mirra completa il bottino di gol con Innamorati e Batella, il primo va a segno al termine di un bella giocata individuale, mentre il secondo realizza la dodicesima rete di squadra con un preciso diagonale. Poco prima del triplice fischio, invece, la Roma si toglie la parziale soddisfazione di firmare la rete della bandiera con Bianchetti, il quale fa centro da pochi passi e rende meno amara una prova collettiva da dimenticare. “Abbiamo avuto vita facile a piegare la resistenza della Roma – spiega il Direttore Generale Stefano Rocchi – . Ma dobbiamo rimanere con i piedi ben saldi per terra. ci attendono molte gare dall’elevato coefficiente di difficoltà. L’imperativo è quello di continuare a mantenere alta la concentrazione”.