La matricola Atletico Anziolavinio non riesce a rallentare la scalata alla vetta della classifica della corazzata Italpol. Il quintetto allenato dall’esperto Alberto De Angelis issa bandiera bianca di fronte alla principale candidata alla vittoria del girone (1-4), incassa la seconda sconfitta consecutiva in campionato, dopo il passaggio a vuoto accusato nel turno precedente sul rettangolo di gioco della Fortitudo Pomezia, e rimane ancorato a quota sei punti, frutto dell’accoppiata vincente conseguita, nei primi ottanta minuti di gioco, contro il Real Stella e la United Aprilia. La compagine capitolina comincia il match a spron battuto e, dopo cinque minuti, sblocca il punteggio con Poti, bravo a ricoprire al meglio il ruolo di terminale offensivo di una lineare azione corale. Galvanizzata nel morale, l’Italpol continua a fare la partita e, a metà tempo, realizza la rete del raddoppio con Fratini, il quale indovina l’incrocio dei pali con una staffilata di collo pieno da posizione leggermente defilata. Sotto di due reti, l’Atletico Anziolavinio prova a reagire nella seconda parte del tempo, ma non riesce a trovare la via del gol e guadagna la via degli spogliatoi in una situazione di duplice svantaggio. Dopo l’intervallo, tutto sommato, il copione della gara non cambia. Il quintetto di Biolcati gestisce al meglio il risultato favorevole e, al quinto giro di orologio, cala il tris con l’ottimo Ippoliti, il quale trasforma di potenza un calcio piazzato. La squadra tirrenica, nei minuti seguenti, si spinge a testa bassa in avanti, ma fatica a pungere in fase di finalizzazione della manovra per l’ottima organizzazione difensiva degli avversari. La quarta segnatura del match si registra a metà ripresa. Facendo leva su un’ottima organizzazione di gioco, l’Italpol mette al sicuro la terza vittoria consecutiva in campionato con il generoso Cintado, il quale infila Favero da pochi passi e smorza definitivamente le velleità di Musilli e compagni. L’Atletico Anziolavinio, infatti, riesce soltanto a realizzare la rete della bandiera, poco prima del triplice fischio, con Origlia. Il risultato del campo, alla resa dei conti, non fa proprio una grinza. L’Italpol ha dimostrato anche in questa circostanza tutto il proprio valore.
Antonio Gravante
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