E sono tre. A riprova delle sue indiscusse potenzialità offensive, il Selva dei Pini sommerge sotto una valanga di gol anche il malcapitato Nettuno (7-0), prosegue con piglio autoritario la striscia vincente e si conferma al terzo posto in classifica alle spalle della Fortitudo Velletri e dei cugini del Real Pomezia. La squadra guidata da Alosa impiega soltanto un minuto per indirizzare la gara nei binari giusti. I rossoneri, infatti, sbloccano il punteggio al primo affondo per merito di Di Carlo, bravo a ricoprire il ruolo di terminale offensivo di una splendida azione impostata sull’asse Dotti-Gaspari. Cinque giri di orologio più tardi, i pometini concedono il bis con Cicatiello, il quale sfrutta al meglio un passaggio in profondità del bomber Dotti e non lascia via di scampo al numero uno rivale proteso in uscita. A metà frazione, a riprova di una netta differenza di caratura tecnica, il Selva dei Pini va a segno per la terza volta con D’Angeli, abile a trasformare, con freddezza, un calcio di rigore decretato dall’arbitro per un fallo commesso da un difensore tirrenico ai danni di Santomauro. La formazione del presidente Spina, sulle ali dell’entusiasmo, archivia nel migliore dei modi la frazione d’apertura per merito di Gaspari e Dotti. Il primo finalizza una pregevole corale, mentre il secondo indovina l’incrocio dei pali con una splendida staffilata dal limite dell’area. Ad inizio ripresa, per nulla appagata dall’ampio margine di vantaggio, la squadra allenata da Alosa fa centro per la sesta volta. L’ottimo Dotti firma la doppietta, a seguito di un assist al bacio di Gaspari, e si toglie la soddisfazione personale di realizzare la rete numero quarantuno in campionato. Forte di un rassicurante margine di vantaggio, il Selva dei Pini solleva il piede dal pedale dell’acceleratore, ma alla mezzora infierisce ulteriormente nei confronti dei rivali di turno. A fissare il punteggio sul definitivo 7-0 è il generoso Pansini, il quale sfrutta al meglio un passaggio con il contagiri di Iannuzzi e mette la classica ciliegina sulla torta su una prestazione collettiva senza sbavature.
