L’Anziolavinio tira fuori l’orgoglio nella penultima trasferta prevista dal calendario dall’altra parte del Tirreno, spartisce la posta in palio con il Selargius (1-1) e dimostra di avere la ferma intenzione di voler onorare sino alla fine, malgrado la matematica certezza del declassamento nel prossimo Campionato di Eccellenza, l’ennesima partecipazione consecutiva nel massimo proscenio calcistico dilettantistico. La formazione allenata da Guida, pur scendendo in campo dal fischio d’inizio con ben nove giocatori in età di Lega, ha disputato una prova collettiva generosa e, al triplice fischio dell’arbitro, ha rimpinguato il proprio bottino in classifica con un punto più che meritato. La frazione d’apertura, tutto sommato, non riserva particolari spunti degni di nota. L’Anziolavinio si fa apprezzare per una solida compattezza tra i reparti e per alcune individualità piuttosto interessanti in ottica futura, ma si complica i propri piani a causa dell’espulsione di Mastrosanti, allontanato a metà tempo dall’arbitro per un brutto fallo commesso ai danni di un avversario. Nonostante l’inferiorità numerica, la squadra allenata da Guida continua ad esprimersi su buoni livelli, replica colpo su colpo agli isolani e non corre particolari pericoli. A ridosso dell’intervallo, tutto sommato, si registrano due episodi degni di nota. Il Selargius prima si vede annullare una rete per off-side di Cardia e, poi, rimane in dieci per il cartellino rosso rimediato da Piselli, reo di un fallo da ultimo uomo ai danni di un attaccante neroniano lanciato a rete. La ripresa, invece, comincia sotto il segno dell’Anziolavinio, che dopo sei minuti dal rientro in campo dagli spogliatoi passa a condurre grazie Nanni, il quale fa centro da distanza ravvicinata e si toglie la soddisfazione personale di realizzare la prima rete della sua carriera in serie D. Sotto nel punteggio, la squadra allenata da Zeman si rimbocca le maniche, avanza il baricentro, ma fatica a trovare i varchi giusti per la conclusione in porta: Mercuri e soci fanno buona guardia e consentono a Rizzaro di essere chiamato in causa soltanto per interventi di ordinaria amministrazione. La compagine isolana, a riprova di una leggera supremazia territoriale, evita il peggio a sette minuti dal triplice fischio per merito di Chelo, il quale trafigge Rizzaro con una precisa conclusione dall’interno dell’area e consente alla propria squadra di tornare a muovere la classifica a distanza di oltre un mese dal blitz di Terracina. L’Anziolavinio, invece, a seguito di tale risultato, si toglie la parziale soddisfazione di raggiungere la doppia per quanto concerne il numero dei punti all’attivo.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
