Un punto a testa che fa soltanto morale, ma che in sostanza non migliora una posizione piuttosto scomoda. Città di Aprilia e Tor San Lorenzo si spartiscono la posta in palio nello scontro diretto sul rettangolo di gioco adiacente alla via Pontina (2-2) e rimangono seriamente impantanate nelle acque torbide della graduatoria. Apriliani e ardetini, alla resa dei conti, restano rispettivamente all’ultimo e al terzultimo posto, riducono di una lunghezza il gap dalla Virtus Divino Amore, sconfitta in casa dalla Fonte Meravigliosa, ma consentono all’Airone Ardea, capace a sua volta di battere l’ambiziosa Indomita Pomezia, di guadagnare due punti preziosi. La formazione allenata da Infanti ha un buon approccio alla gara e, alla prima occasione propizia, sblocca il punteggio per merito del difensore Mastrogiovanni, bravo a far valere anche in questo caso le sue doti aeree, sugli sviluppi di una punizione dalla corsia destra, e a non lasciare alcuna via di scampo, con un perentorio colpo di testa, all’attonito Mirko Bergami. Sotto di una rete, la compagine rutula prova a spingersi generosamente in avanti, ma si vede voltare le spalle dalla dea bendata: Gabriele Mancini e Greco sono costretti a lasciare il rettangolo di gioco per infortunio e, per forza di cose, costringono mister Bottoni ad apportare due modifiche forzate al proprio undici di partenza. Animato da una grande voglia di riscatto, il Tor San Lorenzo, nella seconda parte del tempo, avanza il baricentro, sfiora due volte la parità con Marrone e Manca di Mores, i quali non centrano di poco lo specchio della porta, e si trova costretto a guadagnare la via degli spogliatoi sotto nel punteggio. Ad inizio ripresa, tutto sommato, la gara diventa ancora più in salita per i tirrenici, i quali rimangono in dieci a causa della giusta espulsione di Risoldi, che si lascia sfuggire un’espressione blasfema e, come da regolamento, si vede sventagliare in faccia il cartellino rosso dal signor Ermanni di Latina. Nonostante l’inferiorità numerica, il Tor San Lorenzo continua a lottare con la massima grinta e determinazione su ogni pallone e, a metà periodo, ristabilisce l’equilibrio in campo con Bayo, il quale sfrutta al meglio un preciso passaggio per vie verticali di Cristian Bergami e trafigge Sellitti proteso in uscita con un calibrato pallonetto. Trascorre un solo giro di orologio e la Città di Aprilia ha la possibilità di passare nuovamente a condurre su calcio di rigore, ma De Falco si fa ipnotizzare dall’ottimo Mirko Bergami. L’estremo difensore gialloverde, con un’ottima scelta di tempo, respinge la conclusione dagli undici metri del tiratore scelto avversario, si toglie la soddisfazione personale di neutralizzare il terzo penalty in campionato, dopo quelli intercettati a Celiani del Torvaianica e a Riitano della Virtus Nettuno, ed evita alla sua squadra di andare nuovamente sotto nel punteggio. La formazione guidata da Bottoni, invece, poco più tardi, applica alla lettera la famosa legge non scritta del calcio “gol mangiato, gol subito” e capovolge del tutto la situazione a suo favore per merito dello scatenato Bayo. L’ex attaccante della Nuova Florida si coordina alla perfezione dal limite dell’area, indovina l’incrocio dei pali con una splendida conclusione di collo pieno e si conferma un rinforzo dicembrino veramente azzeccato. Successivamente gli ardeatini gestiscono senza problemi la situazione favorevole, ma subiscono in piena zona Cesarini, quando ormai stavano pregustando il dolce sapore della seconda vittoria in campionato, la rimonta degli apriliani, i quali acciuffano un prezioso pareggio con Della Miglia. La punta blaugrana, con grande cinismo, capitalizza al massimo una disattenzione del pacchetto arretrato rutulo, trafigge l’incolpevole Mirko Bergami e consente alla sua squadra di conquistare un punticino molto prezioso sotto il profilo emotivo che fa il paio con quello conseguito, nel turno precedente, con la Città di Pomezia.
Antonio Gravante
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