La capolista Nettuno non riesce nell’impresa di violare anche il rettangolo di gioco della Pescatori Ostia. Dopo aver centrato cinque vittorie in altrettante gare disputate lontano dalle mura amiche del “Masin”, la squadra verdeblu ottiene in rimonta un prezioso pareggio su un campo tradizionalmente ostico (1-1), si conferma per l’ennesima giornata consecutiva regina del girone, ma subisce l’aggancio in classifica dall’ambiziosa Almas Roma, vittoriosa a sua volta in scioltezza nei confronti del Rodolfo Morandi. Mister Catanzani, oltre a fare a meno dell’infortunato Borostean, deve rinunciare a due pedine inamovibili del proprio scacchiere come capitan Frasca e Porcari, giocatori che nei primi tre mesi di campionato si sono rivelati dei preziosi punti di riferimento per i propri compagni e hanno segnato molte reti dal peso specifico rilevante. Il trainer verdeblu, malgrado l’emergenza, non rinuncia al 4-3-3 e affida le redini del centrocampo a Barbati, coadiuvato dagli intermedi Ranone e Girometta, mentre in avanti conferma in blocco il tridente formato da Paolo Loria, Maggiore e Dell’Aguzzo. La prima parte della gara, tutto sommato, è di studio. Lidensi e nettunesi si affrontano in prevalenza nella zona mediana. Ad interrompere un lunga fase equilibrata è la Pescatori Ostia, cinica a capitalizzare al massimo la prima occasione propizia: Aversano recupera in extremis il pallone sulla corsia di destra e crossa al centro dell’area per Ciasca, il quale non si lascia sfuggire l’occasione propizia e, con un preciso diagonale, trafigge l’incolpevole Giudice. Sotto nel punteggio, il Nettuno si rimbocca le maniche, si spinge generosamente in avanti, ma il suo leggero dominio territoriale si tramuta soltanto in due conclusioni dal limite di Massari e Girometta, i quali non centrano lo specchio della porta e permettono a Izzo di fare da semplice spettatore per l’intero arco del primo tempo. A ridosso dell’intervallo, in ogni modo, la compagine lidense ha una buona chance su calcio da fermo: Calicchia, a seguito di un cross con il contagiri del solito Tumino, svetta in area più alto di tutti, ma spedisce la sfera di poco sopra la traversa. Ad inizio ripresa, la Pescatori Ostia sfiora il vantaggio su calcio piazzato, ma l’attento Giudice, con un provvidenziale intervento in tuffo, devia in corner una punizione insidiosa calciata da Tumino. Costretta ad inseguire il risultato, la capolista, con il passare dei minuti, avanza il raggio d’azione e, nella fase centrale del tempo, perviene al pareggio con Mariola, bravo a piazzare la stoccata vincente sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Successivamente il direttore di gara, il signor Sessa della sezione di Civitavecchia, decide di usare il pugno di ferro e, nel giro di dieci minuti, estrae il cartellino rosso nei confronti dei capitolini Calicchia e Tumino e del nettunese Caruso. La formazione di Catanzani, proprio allo scadere, invece, si vede voltare le spalle dalla dea bendata: Girometta aggredisce abilmente lo spazio vuoto, salta in velocità un avversario e tenta la conclusione a giro dal limite dell’area. L’esterno verdeblu elude l’intervento di Izzo, ma si vede negare la gioia del gol dall’incrocio dai pali. La capolista Nettuno, di conseguenza, rimpingua il bottino con un altro punto prezioso, supera nel migliore dei modi un esame dall’elevato coefficiente di difficoltà e ribadisce, in una delle trasferte più ad alto rischio del campionato, di avere tutte le qualità tecnico-tattiche per ricoprire in questa stagione un ruolo da assoluta protagonista.
Antonio Gravante
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