Il Racing Club vola in finale dei play-off del Campionato di Promozione. La squadra allenata da Petrelli si aggiudica la sfida dell’Anco Marzio con il Montespaccato (1-0), conquista il lasciapassare per l’ultimo atto della poule-promozione con il Monterotondo Scalo, vittorioso a sua volta di misura sull’ambizioso Real Colosseum, e rialza in maniera esponenziale le proprie quotazioni di ripescaggio in Eccellenza. L’asso nella manica della formazione del presidente Antonio Pezone si è rivelato il talentuoso Seferi, il quale ha indossato le classiche vesti di match-winner otto minuti prima della conclusione dei tempi regolamentari. La prima azione degna di nota della gara è di marca ardeatina: Artistico, favorito da una leggerezza difensiva di Remondi, non inquadra lo specchio della porta da posizione più che favorevole. Scampato il pericolo, il Montespaccato prende in mano il pallino del gioco e, nei restanti minuti del primo tempo, sfiora tre volte la marcatura. A mettere per primo in apprensione la retroguardia rutula è Luca Di Giovanni, il quale si esibisce in una perentoria progressione, ma poi trova puntuale alla respinta l’attento Cojocaru. Successivamente ci prova due volte l’ottimo Lo Pinto a spezzare l’equilibrio. Il centrocampista prima non centra di testa lo specchio della porta sugli sviluppi di un corner, poi lascia partire una staffilata di collo pieno da circa trenta metri, ma si vede negare la gioia del gol dall’incrocio dei pali alla destra di Cojocaru. Il tema tattico della gara, tutto sommato, rimane invariato nel corso della ripresa. Il Montespaccato continua a fare la partita, ma la compagine ardeatina si conferma all’altezza della situazione, fa buona guardia e non corre particolari pericoli. La sfida dell’Anco Marzio si decide a otto minuti dal triplice fischio. Il Racing Club fa del cinismo la sua dote principale e passa a condurre con Seferi, il quale ricopre al meglio il ruolo di terminale offensivo di una bella iniziativa sulla corsia sinistra di Brignone, trafigge Sorcini proteso in uscita con un chirurgico pallonetto e regala alla propria squadra la qualificazione alla finalissima con il Monterotondo Scalo.
Antonio Gravante
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