Animata dalla ferma volontà di riscattare i due passaggi a vuoto accusati prima della sosta natalizia, la Città di Pomezia riprende la retta via sull’ostico rettangolo di gioco del Real Rocca di Papa (2-2), conquista un punto prezioso e rialza in maniera esponenziale le proprie quotazioni stagionali. La formazione del binomio Maniscalco-Giurelli, alla resa dei conti, non può fare altro che mordersi le mani per aver dilapidato nel corso della ripresa due reti di vantaggio, ma in compenso si può consolare per il fatto di aver agganciato al quarto posto la Virtus Divino Amore e il Lavinio Campoverde. I pometini hanno un ottimo approccio alla gara, si fanno apprezzare per una manovra corale piuttosto lineare e, nella fase centrale del tempo, passano a condurre per merito di Lemmo. Il centrocampista rossoblu trasforma un calcio piazzato con la complicità di una fortuita deviazione di un giocatore castellano posizionato in barriera. L’estremo difensore Di Gianmarco, di conseguenza, non può fare altro che raccogliere la sfera in fondo al sacco. La Città di Pomezia, sulle ali dell’entusiasmo, continua a pigiare a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore e, alla mezzora esatta, allunga nel punteggio con Marchesano, il quale si incunea abilmente tra i difensori rivali, infila Di Gianmarco proteso in uscita e consente ai suoi compagni di guadagnare la via degli spogliatoi sul duplice vantaggio. Dopo l’intervallo, il Real Rocca di Papa ha una veemente reazione e, grazie al prezioso apporto degli elementi più rappresentativi, si riversa con maggiore continuità nella metà campo pometina. La squadra allenata da Trinca, a riprova di un maggior predominio territoriale, dimezza le distanze con Angelucci, il quale iscrive il suo nome a referto con una splendida conclusione di controbalzo da fuori area. La sfera si insacca imparabilmente nell’angolino basso alla destra di Crisafulli. Il Real Rocca di Papa, a quel punto, crede maggiormente nei propri mezzi, si spinge a testa bassa in avanti e, due minuti dopo la mezzora, perviene al pareggio con Pierluigi, il quale approfitta con grande cinismo di una defaillance di Crisafulli. Il portiere rossoblu, suo malgrado, scivola sul terreno viscido e, di fatto, agevola il compito all’attaccante castellano, il quale fa centro da pochi passi e ristabilisce l’equilibrio in campo. Successivamente le due squadre si affrontano a viso aperto nella speranza di conquistare il massimo della posta in palio. La squadra di Giurelli, pungolata nell’orgoglio, mette due volte i brividi ai rivali di turno con Giovannelli e Bergamo. Il primo colpisce in pieno l’incrocio dei pali da fuori area, mentre il secondo si vede negare la gioia del gol da un intervento prodigioso di Di Gianmarco. La compagine castellana, invece, sfiora il clamoroso sorpasso con Capogrossi, il quale coglie in pieno il palo della porta custodita da Crisafulli. La Città di Pomezia, di conseguenza, rimpingua il bottino in classifica con un punto prezioso, si conferma nel lotto delle principali realtà del girone e continua a disputare un campionato in perfetta linea con i programmi stagionali.
Antonio Gravante
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