Sulla scia degli unanimi consensi sul piano del gioco ricevuti dagli addetti ai lavori durante il precampionato, l’Airone Ardea sfrutta al meglio il turno casalingo contro un quadrato Certosa (2-1), comincia sotto i migliori auspici l’ennesima avventura consecutiva in Prima Categoria e dimostra di avere le giuste credenziali per confermarsi una delle principali realtà a livello provinciale dell’Agro Pontino. Il neotecnico rossoblu, Pasquale Romagnuolo, dall’alto dei suoi illustri trascorsi come calciatore, ha avuto il merito di trovare in tempi rapidi la classica quadratura del cerchio. I nuovi arrivati, infatti, si sono integrati immediatamente ai pochi giocatori confermati dalla passata stagione. Gli ardeatini, animati dalla ferma volontà di iniziare la stagione sotto la buona stella, hanno disputato una prova collettiva più che positiva e sono riusciti nel loro intento di avere regione di un avversario che, come preventivato alla vigilia, si è rivelato sul campo un brutto cliente da affrontare. L’Airone Ardea comincia la gara a spron battuto e impiega soltanto tre minuti per sbloccare il punteggio. I rossoblu, al primo vero affondo, passano a condurre grazie a una splendida giocata del proprio binomio d’attacco: il talentuoso Pavlyk favorisce la corsa di Arbotto, il quale non si lascia sfuggire l’occasione propizia e, con una conclusione di prima intenzione, indovina l’angolo alla sinistra di Sinibaldi. La compagine capitolina risponde dieci minuti più tardi con Rivezzi, il quale prova a sorprendere Bergami dal limite dell’area, ma l’esperto Innocenzi, con un’ottima scelta di tempo, riesce a deviare la sfera sopra la traversa. Successivamente le due contendenti si affrontano a viso aperto e deliziano il pubblico presente in tribuna con giocate lineari di pregevole fattura. Non trovando particolari sbocchi in avanti, ardeatini e capitolini provano a trovare la via del gol dalla lunga distanza: De Luca e Arbotto, però, non creano alcun problema ai rispettivi estremi difensori avversari. L’ultima azione degna di nota del primo tempo, invece, è dei rutuli. Sugli sviluppi di un angolo calciato da Marrocco, il generoso Innocenzi prova la deviazione in scivolata, ma arriva un attimo in ritardo per piazzare la stoccata vincente. La ripresa, per grandi linee, comincia sulla falsariga della frazione d’apertura: le due contendenti continuano ad esprimersi su buoni livelli. L’Airone Ardea, dopo pochi giri di orologio dal rientro in campo, sfiora il raddoppio al termine di una bella azione in velocità. L’esperto Muse semina il panico sulla corsia di sua competenza, salta in velocità due avversari e, dal fondo, crossa al centro dell’area per Pavlyk, il quale calcia quasi a botta sicura, ma Sinibaldi, con un prodigioso intervento d’istinto, riesce ad alzare la sfera sopra la traversa e a rifugiarsi in angolo. A metà tempo, invece, il Certosa ha una ghiotta opportunità per ristabilire l’equilibrio in campo: De Luca, favorito da un preciso passaggio da Severo, si presenta minaccioso in area, ma si vede chiudere ottimamente lo specchio della porta da Bergami, bravo a sbrogliare, con grande mestiere, una situazione piuttosto delicata. Scampato il pericolo, la compagine rutula riprende in mano le redini del gioco e, poco dopo la mezzora, allunga nel punteggio con Castiello, il quale sfrutta al meglio una bella giocata sull’asse Innocenzi-Pavlyk e, con una chirurgica conclusione dal limite dell’area, insacca la sfera nell’angolino alla destra di Sinibaldi. Il Certosa, nei restanti minuti di gioco, si spinge generosamente in avanti e, in pieno extra-time, si toglie la parziale soddisfazione di realizzare la rete della bandiera con Rivezzi, abile a risolvere nel migliore dei modi una concitata mischia in piena area di rigore rutula. L’Airone Ardea, di conseguenza, si stacca con piglio autoritario dalla griglia di partenza, mette in carniere tre punti che fanno morale e per il momento si gode il primato in classifica generale.
Salvatore Cannata
© RIPRODUZIONE RISERVATA