Il fanalino di coda Anziolavinio denota significativi segnali di ripresa, conquista un prezioso punto nella sfida casalinga con il Selargius (2-2) e centra in pieno l’obiettivo di interrompere a quattro giornate la lunga striscia negativa. Il verdetto del campo nel complesso appare sostanzialmente giusto, ma i neroniani non possono fare altro che mordersi le mani per aver subito la rimonta degli avversari di turno a due minuti dallo scadere. I ragazzi del presidente Rizzaro, però, hanno validi motivi per guardare il classico bicchiere mezzo pieno in quanto sono riusciti a ridurre soltanto a una lunghezza il gap dal Palestrina e dall’Isola Liri, sconfitte rispettivamente in casa dalla Viterbese Castrense e dalla capolista Lupa Castelli Romani. A dispetto dei buoni propositi della vigilia, la gara comincia tutta in salita per gli anziati, che passano in svantaggio dopo soltanto cinquantacinque secondi di gioco. La formazione allenata da Zeman, figlio dell’attuale tecnico del Cagliari, trova la via del gol al primo affondo per merito di Caraia, il quale finalizza una bella giocata personale di Migoni con un chirurgico sinistro dall’interno dell’area. I ragazzi di Santolamazza, nei minuti seguenti, hanno una generosa reazione d’orgoglio e sfiorano la parità con Tulli, il quale colpisce di testa nei pressi del secondo palo, a seguito di un preciso cross dalla trequarti campo di Succi, ma non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni. Nella fase centrale del tempo, tutto sommato, non accade nulla di eclatante. L’Anziolavinio esercita una lieve supremazia territoriale, ma la compagine isolana rispetta alla lettera le direttive dalla panchina, chiude tutti i varchi agli avanti biancazzurri e non corre particolari pericoli. Il Selargius, di contro, a cavallo della mezzora, va due volte alla conclusione con Chelo. Il numero nove isolano, nel primo caso, non centra il bersaglio grosso sugli sviluppi di un cross dalla sinistra di Migoni, mentre nel secondo trova puntuale alla presa l’attento Rizzaro. L’ultimo episodio degno di nota del primo tempo, invece, è di marca neroniana: Forzati blocca, con un intervento dal basso coefficiente di difficoltà, una punizione dalla lunga distanza di Fioravanti. La ripresa, invece, comincia con un botta e risposta tra le due contendenti. La squadra di Santolamazza si rende pericolosa sugli sviluppi di una rapida ripartenza: Ugolini, dalla corsia destra, crossa teso al centro dell’area per Buonocuore, il quale si ritrova sui piedi la palla del possibile pareggio, ma alza troppo la mira e spedisce la sfera sopra la trasversale. I ragazzi di Zeman, due minuti più tardi, rispondono agli anziati con il generoso Chelo, che si esibisce in un pregevole spunto personale, ma si vede negare la gioia del gol dal palo. Sulla susseguente ribattuta, il pallone arriva dalle parti di Mannoni, il quale pecca di cinismo e, tra lo sconforto dei propri compagni, non centra lo specchio della porta. Scampato il pericolo, l’undici neroniano va vicino al pareggio con Fioravanti e Billi. Il primo calcia magnificamente una punizione dal limite dell’area, ma Forzati non si lascia sorprendere e blocca la sfera con una perfetta presa bassa, mentre il secondo, a seguito di un tiro dalla bandierina, prova la conclusione dai diciotto metri, ma il numero uno sardo si conferma anche in questo caso all’altezza della situazione. Qualche giro di lancette più tardi, invece, sale in cattedra Rizzaro, il quale si oppone con grande mestiere alle conclusioni di Mannoni e Sanna. Le principali emozioni della gara, tutto sommato, si condensano negli ultimi dieci minuti di gioco L’Anziolavinio perviene al pareggio grazie a Lauri, il quale si esibisce in una perentoria progressione, entra in area e, con un preciso diagonale, non lascia alcuna via di scampo a Forzati. Galvanizzata nella morale, la squadra guidata da Santolamazza, a trecento secondi dal triplice fischio, ribalta del tutto la situazione a suo favore grazie a Guida, il quale trasforma, con la complicità di una leggera deviazione di un avversario posizionato in barriera, una punizione dal limite dell’area. Partita chiusa? Neanche per sogno. Il Selargius non si dà per vinto e, a due minuti dal novantesimo, rimette le cose a posto con Usai, cinico a depositare in fondo al sacco un preciso cross dalla destra di Sanna e a permettere alla propria squadra di uscire dal campo con un prezioso punto in tasca. L’Anziolavinio, tutto sommato, non può fare altro che recriminare per aver subito in extremis la rimonta degli avversari, ma nel contempo ha validi motivi per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Ugolini e soci hanno dimostrato sul campo, malgrado i numerosi movimenti in uscita operati in occasione del mercato di riparazione dicembrino, di avere le giuste motivazioni per giocarsi sino alla fine al meglio le proprie chance di riconferma nella categoria. Il punto rosicchiato sia al Palestrina che al Sora, alla resa dei conti, rappresenta una preziosa iniezione di fiducia in vista delle prossime gare previste dal calendario. I neroniani, tutto sommato, devono soltanto pensare a lavorare sodo, seguire un abile stratega come mister Santolamazza e credere maggiormente nei propri mezzi. Il campionato è ancora molto lungo. Capitan Guida e soci, di conseguenza, hanno tutto il tempo per recuperare il terreno perduto nei primi tre mesi ufficiali stagionali.
Antonio Gravante
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