Costretto a fare di necessità virtù a causa dell’espulsione di Tassinari, avvenuta in chiusura di primo tempo, l’Aprilia getta il cuore oltre l’ostacolo supera in rimonta l’esame Nuova Itri (2-1), prolunga la striscia vincente e balza con piglio autoritario al quinto posto in classifica generale. La falsa partenza accusata a inizio campionato, di conseguenza, è ormai un lontanissimo ricordo. Le battute iniziali della gara regalano poche emozioni al pubblico presente in tribuna al Quinto Ricci: le due contendenti giocano piuttosto abbottonate, si affrontano a lungo a centrocampo e non riescono a fornire palloni giocabili ai rispettivi reparti avanzati. La prima azione di rilievo, alla resa dei conti, coincide con il vantaggio della squadra sud pontina firmato, un minuto prima della mezzora, dal generoso Marciano, bravo a girare nell’angolino basso, con un preciso colpo di testa, un perfetto cross di Lubrano. Le rondinelle hanno un’immediata impennata d’orgoglio e, poco più tardi, sfiorano il pareggio con Casimirri, il quale vince il duello aereo con il diretto marcatore, ma il suo colpo di testa, sugli sviluppi di un cross di Scibilia, viene bloccato con sicurezza da Fiorenza. L’Aprilia non molla la presa e, subito dopo, sfiora nuovamente la parità con Bussi. Il match-winner delle sfide con il Formia e il Roccasecca Terra di San Tommaso, calcia in porta dall’interno dell’area, ma trova sulla propria strada un reattivo Fiorenza. L’estremo difensore rivale, facendo leva su un ottimo piazzamento, sventa il pericolo con una respinta di piede e infonde la giusta carica emotiva ai propri compagni. Trascorrono pochi minuti e la squadra di Venturi rimane in dieci: Tassinari commette fallo ai danni di un avversario a palla lontana e viene punito con il cartellino rosso dal fischietto di Pescara. Nonostante il morale sotto i tacchi, l’Aprilia dimostra di avere carattere e grinta da vendere e rientra in campo dagli spogliatoi animata da una grande voglia di rivalsa. Le rondinelle prendono in mano le redini della gara, ma prestano inevitabilmente il fianco alle ripartenze degli avversari, i quali sfiorano la seconda rete con Rossini. La punta itrana non centra per poco lo specchio della porta custodita da Caruso. Scampato il pericolo, la squadra biancoceleste perviene al pareggio con Bussi, bravo a trafiggere Fiorenza da distanza ravvicinata. Ritrovata la giusta fiducia nei propri mezzi, l’Aprilia continua a tenere pigiato il piede sul pedale dell’acceleratore e, otto minuti più tardi, ribalta del tutto la situazione e suo favore con Mancini, cinico a sfruttare al massimo un prezioso assist di Casimirri e a non lasciare alcuna via di scampo all’incolpevole Fiorenza. La formazione di Venturi, pur giocando con un uomo in meno, continua a esprimersi su ottimi livelli ed esercita un maggior possesso palla. Montella e soci, grazie a un perfetto sincronismo nei movimenti, gestiscono senza problemi il minimo vantaggio e rischiano soltanto su un tiro-cross di Marciano. L’attento Caruso, però, non si lascia sorprendere, devia la sfera in angolo e sbroglia nel migliore dei modi una situazione piuttosto delicata. Le ultime fasi del match, tutto sommato, non registrano particolari spunti di rilievo. L’Aprilia consegue la terza vittoria consecutiva, si attesta in classifica a ridosso di un ipotetico podio e ha validi motivi per guardare al futuro con maggiore ottimismo.
Antonio Gravante
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