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L’Aprilia conquista la vetta: Anziolavinio ancora ko

5440 APRILIA Serie D CANNARIATO MATTEO

Vittoria e primato in classifica. Sfoderando una prova collettiva più che positiva sotto il profilo tecnico-tattico, l’Aprilia si aggiudica con pieno merito l’attesa sfida casalinga con il fanalino di coda Anziolavinio (3-1), rimane in perfetta media inglese dopo la disputa della terza giornata e, a dispetto di ogni più rosea aspettativa, opera il sorpasso ai danni della capolista Ostiamare, costretta a pagare dazio a Isola Liri, e balza in vetta alla classifica a pari merito con Lupa Castelli Romani, vittoriosa a sua volta con un punteggio tennistico sul modesto Selargius di Zeman. Il valore aggiunto delle rondinelle, statistiche alla mano, si è rivelato il centrocampista Matteo Cannariato, bravo a indirizzare la gara nei binari giusti, nel corso del primo tempo, con una doppietta di pregevole fattura. Il trainer apriliano, Mauro Fattori, opta per il 3-5-2 e schiera il terzetto composto da Montella, Esposito e Sossai a protezione della porta custodita da Caruso. Nella zona nevralgica del campo, invece, piena fiducia al giovane Crepaldi, assistito dagli intermedi Cannariato e Fabiani. Il compito di presiedere le corsie esterne, invece, spetta ai cursori Cioè e Giangrande. Il duo d’attacco Roverdi-Pagliaroli, infine, ha il preciso compito di ricoprire al meglio il ruolo di finalizzatore della manovra. L’Anziolavinio, invece, risponde agli avversari con un equilibrato 4-4-2. Il binomio Patrizi-Guida, subentrato nel corso della settimana al posto dell’esonerato Alvardi, propone Rizzaro tra i pali e una linea di difesa composta da destra a sinistra da Mortaroli, Fioravanti, Ugolini e Succi. Il pacchetto di centrocampo, invece, è composto da capitan Guida e dal baby Nanni, i quali agiscono per vie centrali, e dagli esterni alti Di Dionisio e Billi, chiamati entrambi a farsi valere sulle fasce latarali. Completa lo “starting eleven” neroniano, infine, il tandem composto dall’esperto Alfonsi, grande ex di turno, e il promettente Lupi. La prima mezzora di gioco, tutto sommato, risulta sostanzialmente equilibrata. Le due contendenti si affrontano a viso aperto, si fanno apprezzare per alcune manovre corali lineari, ma non riescono a trovare il varco giusto per la conclusione in porta. Le difese vincono di gran lunga il confronto a distanza con gli attaccanti rivali e consentono ai rispettivi portieri di essere chiamati in causa soltanto per interventi dal basso coefficiente di difficoltà. L’occasione giusta per sbloccare il risultato capita alla mezzora alla squadra guidata da Fattori: Pagliaroli prova a farsi largo in piena area e viene atterrato vistosamente da un incerto Ugolini. L’arbitro non ha dubbi e assegna il penalty. Sul dischetto si presenta lo stesso Pagliaroli, il quale opta per una conclusione di giustezza, ma Rizzaro, con grande abilità, intuisce le sue intenzioni, si distende in tuffo sulla sua destra e conserva inviolata la propria porta. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al vantaggio delle rondinelle. Tre minuti più tardi, infatti, l’Aprilia passa a condurre per merito di Cannariato, abile a trasformare, con un chirurgico destro a giro sul primo palo, un calcio da fermo da posizione defilata. Sulle ali dell’entusiasmo, la formazione di Fattori continua a spingersi in avanti e, a cinque minuti dall’intervallo, va a segno per la seconda volta sempre con Cannariato. Il centrocampista pontino, a riprova della sua facilità di calcio, indovina dai diciotto metri l’angolo basso alla destra di Rizzaro, si toglie la soddisfazione personale di iscrivere nuovamente il proprio nome a referto e consente alla sua squadra di andare al riposo in una situazione di duplice vantaggio. L’Anziolavinio, infatti, prova generosamente a ridurre il passivo nei restanti giri di lancette del primo tempo, ma paga a caro prezzo l’assenza in avanti di una punta di ruolo del calibro di Tulli. La compagine neroniana, di conseguenza, si affida elusivamente alla classe cristallina di Alfonsi, grande ex di turno, il quale prova a dimezzare il passivo con una bella giocata individuale. Il numero dieci tirrenico lascia sul posto un avversario sulla trequarti campo con un sontuoso doppio passo e va alla conclusione dalla lunga distanza. L’attento Caruso, però, non si lascia sorprendere, blocca la sfera e consente ai suoi compagni di guadagnare la via degli spogliatoi con il morale alto e tra gli applausi dei propri sostenitori. Animato da una grande voglia di rivalsa, l’Anziolavinio, dopo l’intervallo, prende subito in mano il pallino del gioco, si spinge in avanti con maggiore regolarità, ma rischia di capitolare per la terza volta a seguito di un perentorio colpo di testa di Roversi, il quale indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali, a seguito di un cross dalla corsia destra, ma si vede strozzare in gola la gioia del gol da un reattivo Rizzaro, che si esibisce in uno spettacolare intervento plastico, evita una marcatura che ai più appariva fatta e tiene in partita la sua squadra. Scampato il pericolo, la compagine neroniana ricomincia a tessere le sue trame di gioco e, all’undicesimo minuto, accorcia le distanze con Metta, subentrato a inizio ripresa a Di Dionisio, il quale sfrutta al meglio un passaggio in profondità del solito Alfonsi e, con una splendida conclusione di prima intenzione, manda la sfera ad insaccarsi imparabilmente nell’angolo alto alla destra di Caruso. Una rete, dunque, per impostazione ed esecuzione degna di palcoscenici più prestigiosi. Ritrovata la giusta fiducia nei propri mezzi, l’Anziolavinio si spinge in avanti con maggiore continuità e crea qualche grattacapo di troppo alla difesa apriliana. Le rondinelle, inizialmente, mostrano i muscoli e fanno buona guardia, ma con il passare dei minuti arretrano di una decina di metri il baricentro e lasciano troppo campo a capitan Guida e compagni. Mister Fattori, onde evitare spiacevoli sorprese, corre prontamente ai ripari, getta nella mischia Toto al posto del bomber Roversi e passa a un più prudente 4-5-1 con il solo Pagliaroli a spaziare su tutto il fronte offensivo. Tale tattica, alla resa dei conti, si rivela azzeccata. La compagine pontina  replica colpo su colpo agli avversari e, intorno alla mezzora, sfiora il tris con Montella, il quale si esibisce in un perentorio “coast to coast”, ma poi non trova il guizzo vincente. La sua conclusione in corsa dall’interno dell’area termina di poco a lato del bersaglio grosso. Trascorrono pochi giri di orologio e l’Aprilia mette una seria ipoteca sulla seconda vittoria in campionato grazie a splendida giocata di Pagliaroli, il quale controlla ottimamente un pallone nel cuore dell’area, sugli sviluppi di un cross di Fabiani, lascia sul posto tre difensori rivali e, con un chirurgico diagonale, deposita la sfera nell’angolino basso alla destra di Rizzaro. Non avendo in pratica alternative, l’Anziolavinio si spinge a testa bassa in avanti, colleziona alcune occasioni nitide da gol, ma non riesce a trovare l’acuto vincente per riaprire la gara. Prima Billi pecca di cinismo da distanza ravvicinata, poi il talentuoso Alfonsi, direttamente su punizione dal limite dell’area, costringe Caruso a un intervento in tuffo strappa-applausi. L’Aprilia, dunque, conduce in porto la preziosa vittoria, conquista la vetta della classifica, a seguito del concomitante passo falso dell’Ostiamare in Ciociara, e si conferma la piacevole sorpresa del girone. L’Anziolavinio, invece, esce dal campo ancora a mani vuote, incassa la quarta sconfitta di fila tra campionato e Coppa Italia e dimostra di avere bisogno di qualche altra settimana di tempo per trovare la classica quadratura del cerchio. La società neroniana, obbligata a recuperare in fretta il tempo perduto nelle prime tre domeniche del mese di settembre, ha già ufficializzato il nome del nuovo tecnico. Al timone della squadra è stato messo Mauro Venturi, ex trainer della Pro Cisterna, il quale ha il giusto carisma per traghettare, in tempi piuttosto brevi, capitan Guida e compagni verso una posizione di classifica più consona al proprie reali potenzialità.

Antonio Gravante

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