L’Aprilia prosegue il cammino perfetto nel nuovo anno solare. Dopo aver sbrigato la pratica Monte San Giovanni Campano, la squadra allenata da Venturi espugna con piglio autoritario il rettangolo di gioco del Racing Club (1-3), riscatta la sconfitta subita nella prima gara di campionato e comincia sotto i migliori auspici il girone di ritorno. Le rondinelle scendono in campo con la massima concentrazione e, a metà tempo, legittimano una lieve supremazia territoriale con Casimirri, abile a sfruttare al meglio un passaggio filtrante di Bussi e a infilare l’incolpevole Cojocaru. Galvanizzata nel morale, l’Aprilia impiega soltanto pochi giri di lancette per consolidare il vantaggio. A firmare la rete del raddoppio biancoceleste è l’ottimo Bussi, il quale riceve palla da Casimirri, bravo a sua volta a indossare le vesti di assist-man, trafigge con un chirurgico destro Cojocaru e indirizza il match ancora più in discesa. Successivamente l’Aprilia gioca in pratica sul velluto e, intorno alla mezzora, va vicinissima al tris con il generoso Scibilia, il quale si vede negare la gioia del gol dall’estremo difensore ardeatino, bravo nella circostanza ad evitare il peggio con un intervento dal medio coefficiente di difficoltà. La terza rete della squadra di Venturi, tutto sommato, viene rimandata soltanto di pochi minuti. L’Aprilia cala il tris con lo stesso Scibilia, abile a ricoprire al meglio il ruolo di terminale offensivo di una splendida azione corale. Animata da una grande voglia di rivalsa, la formazione di Selvaggio si rimbocca le maniche nella ripresa e accorcia le distanze su calcio di rigore, assegnato dal fischietto di Civitavecchia per un fallo di mano commesso in piena area da Sossai. Ad incaricarsi della trasformazione è il bomber Bianchini, il quale trafigge Caruso con splendida esecuzione dal basso in alto e cancella lo zero nella casella delle reti all’attivo per la propria squadra. Il Racing Club, nei restanti minuti di gioco, prova generosamente a ricucire lo strappo, ma l’Aprilia fa buona guardia, arriva al triplice fischio dell’arbitro senza correre particolari pericoli e passa con pieno merito alla cassa a riscuotere l’intero bottino.
Antonio Gravante
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