Una quadrata Aprilia impone la legge del “Quinto Ricci” anche al Chieti (1-0), centra la seconda vittoria consecutiva casalinga, dopo quella ottenuta nella seconda giornata con il Sorrento, e si attesta con pieno merito nella zona medio-alta della graduatoria con sette punti all’attivo, frutto di un ruolino di marcia di due successi, un pareggio e una sconfitta. A piegare la resistenza dei generosi teatini è stato Simone D’Anna, abile a trasformare magistralmente, nel momento topico della ripresa, un calcio di punizione dal limite dell’area. Le battute iniziali dell’incontro, tutto sommato, sono piuttosto scarne di episodi di rilievo: le due contendenti si affrontano nel cerchio di centrocampo e portano le prime offensive alle difese rivali esclusivamente con tiri dalla distanza. A rompere gli indugi sono gli abruzzesi con il grintoso Guidone che, favorito da una disattenzione della retroguardia pontina, calcia in porta da fuori area, ma Ragni non si fa cogliere impreparato e sventa la minaccia con una provvidenziale respinta con i pugni. Poco più tardi, invece, l’Aprilia replica agli avversari su calcio da fermo: il bomber Ferrara lambisce il palo della porta difesa da Robertiello. A metà frazione, tuttavia, le rondinelle hanno una buona chance con D’Anna che, dopo una bella azione impostata sull’asse Corsi-Ferrari, alza troppo la mira dall’interno dell’area e spedisce la sfera sopra la trasversale. Successivamente ci prova Ferrara a scardinare il bunker difensivo rivale. L’attaccante pontino, servito in profondità da Amadio, si accentra e, appena arrivato in zona di tiro, prova la conclusione, ma fallisce il bersaglio grosso. L’ultimo episodio degno di nota del primo tempo è del Chieti: Cinque tenta il tiro da venti metri, ma Ragni, grazie a un perfetto piazzamento tra i pali, blocca con sicurezza. Animata dalla ferma volontà di riscattare il passaggio a vuoto di Martina Franca, la formazione pontina esercita una lieve supremazia territoriale nella battute iniziali della ripresa. Ma è giusto ammettere, comunque, che non si registrano particolari emozioni: le difese si confermano all’altezza della situazione e consentono ai rispettivi portieri di non essere chiamati mai seriamente in causa. L’Aprilia, incitata a gran voce dai propri sostenitori, con il passare dei minuti acquisisce una maggiore fiducia nei propri mezzi e, nella fase centrale del tempo, riesce a sbloccare il punteggio grazie alla giocata di un singolo. Ferrara prova a districarsi al limite dell’area, ma viene fermato fallosamente da Dascoli. Punizione ineccepibile. Ad incaricarsi della trasformazione è Simone D’Anna, il quale disegna una parabola perfetta, manda la sfera a togliere la classica ragnatela dall’incrocio dei pali e lascia di stucco l’esterrefatto Robertiello. Galvanizzati dal vantaggio, i pontini continuano ad esprimersi su buoni livelli, conservano saldamente in mano le redini del gioco e controllano con autorità la sterile reazione del Chieti. Le rondinelle, nell’ultimo quarto d’ora, provano a blindare la seconda vittoria in campionato e sfiorano il raddoppio con l’ottimo D’Anna e il neo entrato Montella, ma entrambi spediscono la sfera di poco sul fondo. Poco prima del triplice fischio, mister Ferazzoli inserisce Barbuti al posto di D’Anna, il quale riceve una prolungata standing-ovation dai propri sostenitori per la splendida prodezza balistica eseguita su calcio piazzato. Consapevole dell’importanza della posta in palio, la formazione pontina gestisce con autorità la situazione favorevole sino al triplice fischio e, nel massimo rispetto dei pronostici della vigilia, conquista tre punti dal peso specifico rilevante per la classifica.
Antonio Gravante
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