L’Aprilia manda giù un altro boccone amaro. La formazione allenata da Venturi, squalificato e sostituito in panchina da De Min, disputa nel complesso una prova collettiva generosa, ma incassa per mano di un cinico Francavilla la quarta sconfitta consecutiva in campionato (1-2) e, tra lo sconforto dei propri sostenitori, rimane relegata al penultimo posto in classifica. Le rondinelle hanno un buon approccio alla gara e, a riprova di un maggior possesso palla, sbloccano il punteggio, qualche giro di lancette prima della mezzora, per merito di Bosi, il quale dà un saggio della sua innata facilità di calcio, incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali con un gran destro di prima intenzione e consente alla sua squadra di guadagnare la via degli spogliatoi con il morale alto. Animato da una grande voglia di riscatto, il Francavilla comincia la ripresa con la giusta carica emotiva e, dopo otto minuti, ristabilisce l’equilibrio in campo con Aleksic, il quale sfrutta al meglio un assist del neoentrato Fanelli, trafigge da pochi passi l’incolpevole Bortolameotti e si conferma una pedina inamovibile dello scacchiere di mister Lazic. La formazione abruzzese, sulle ali dell’entusiasmo, trova la forza per capovolgere del tutto la situazione a proprio favore a metà tempo con D’Auria, il quale iscrive il suo nome a referto con una chirurgica conclusione dal limite dell’area. La sfera si insacca imparabilmente nell’angolino basso alla destra di Bortolameotti. Costretta a inseguire il risultato, l’Aprilia nei restanti minuti di gioco getta il cuore oltre l’ostacolo nella speranza di salvare il salvabile, ma buona volontà non fa rima con rimonta. La squadra di Venturi esce dal campo a mani vuote e, a dispetto dei buoni propositi della vigilia, lascia ancora una volta per strada preziosi punti in ottica salvezza.
Antonio Gravante
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