Vittoria doveva essere, vittoria è stata. Ma l’Enea Pomezia riesce a complicarsi la vita anche nella sfida casalinga con il fanalino di coda Decimo Roma (3-2). La formazione pometina indirizza il match nei binari giusti a seguito delle marcature di Peticca e Lattanzio, ma nella fase centrale della ripresa, pur giocando con un uomo in più, accusa un inatteso calo di rendimento e consente agli avversari di ristabilire l’equilibrio in campo. Colpita nell’orgoglio, la squadra neroverde si rimbocca le maniche e riesce a fare la differenza, a dieci minuti dalla conclusione, grazie a una rete siglata da Mosca molto contestata dai capitolini. Mister Benedetti opta per il 3-5-2, fa esordire dal primo minuto De Angelis e Cavallin e fa accomodare inizialmente in panchina Morabito e Mosca. Il collega rivale, la signora Silvia Rosati, risponde con un prudente 4-5-1 e impiega Brenvaldi come unica punta di ruolo. L’inizio del match è favorevole ai pometini, i quali prendono subito possesso del centrocampo e, dopo cinque minuti, portano il primo pericolo alla retroguardia avversaria. Il play-maker De Angelis mette in movimento Peticca, il quale tenta la conclusione in porta, ma la sua mira è leggermente imprecisa. La sfera termina di poco sul fondo. Poco più tardi, invece, il generoso Sgriccia, su assist di Bergami, calcia alto da buona posizione. A metà periodo, i pometini trovano la via del gol con Lattanzio che, sugli sviluppi di una punizione calciata da De Angelis, svetta di testa più alto di tutti e trafigge Tarquini. Il direttore di gara, però, annulla tale marcatura per fuorigioco di un giocatore neroverde. Trascorrono altri quattro giri di lancette e l’Enea Pomezia si crea i presupposti per passare in vantaggio: Bergami trova il corridoio giusto per Peticca, il quale sfrutta, con grande cinismo, l’errore di Rosati, entra in area e viene atterrato da Tarquini. L’arbitro, a quel punto, decreta il penalty ai pometini ed estrae il cartellino rosso nei confronti dell’estremo difensore rivale per fallo da ultimo uomo. Il tecnico del Decimo Roma, di conseguenza, rileva Esposito e inserisce tra i pali il numero dodici Sberno. Ad incaricarsi della trasformazione, a seguito dell’assenza in campo del tiratore scelto Morabito, è Bergami, il quale opta per il cucchiaio, ma il portiere rivale intuisce le sue intenzioni e intercetta la sfera in tutta tranquillità. La formazione di Benedetti, nonostante il clamoroso errore dal dischetto, non si perde d’animo e, poco dopo la mezzora, sblocca il risultato con Peticca, il quale sfrutta al meglio un preciso passaggio del solito De Angelis e non lascia via di scampo a Sberno. Dopo l’intervallo, la squadra del presidente Liberatore ricomincia la gara con la giusta determinazione. I neroverdi, al primo giro di lancette, sfiorano la marcatura con Bergami che, a seguito di una bella combinazione Spadaro-Trulli, si vede negare la gioia del gol da Sberno, bravo a deviare la sfera in corner. Sul susseguente tiro dalla bandierina, l’Enea Pomezia incrementa il bottino di gol per merito di Lattanzio, bravo a schiacciare, con un perentorio colpo di testa, la sfera in fondo al sacco. Dodici minuti più tardi, il Decimo Roma, al primo tentativo, accorcia le distanze con N. De Matteis, il quale sorprende Pozzi, inoperoso sino a quel momento, con una precisa conclusione dal limite dell’area. L’Enea Pomezia accusa il colpo e, poco dopo, subisce la seconda rete a seguito di un guizzo vincente del neoentrato G. Tarquini, il quale sfrutta al meglio un’indecisione tra Pozzi e Fortes e completa la rimonta per la sua squadra. Sull’orlo del baratro, la formazione neroverde si spinge a testa bassa in avanti e, alla mezzora, va vicina al vantaggio con Morabito, il quale colpisce la traversa direttamente su calcio di punizione. Successivamente ci prova Bergami a spezzare l’equilibrio, l’ex punta del Tor San Lorenzo salta anche Sberno in uscita, ma poi da posizione defilata non riesce a centrare il bersaglio grosso. A dieci minuti dalla conclusione, invece, l’Enea Pomezia sigla la rete della vittoria. Il numero dodici Sberno, a seguito di un beffardo tiro-cross di Mosca, blocca la sfera nei pressi della linea di porta, verificando il classico episodio “gol – non gol”. L’arbitro decide per la rete tra le vibranti proteste dei capitolini. Nei restanti minuti di gioco, i neroverdi giocano piuttosto alti, non corrono alcun rischio sino alla fine e coronano il proprio sogno nel cassetto di tornare al successo. “In vantaggio di due reti e per di più in superiorità numerica, siamo riusciti a rimettere in discussione l’esito della gara per un black-out totale – precisa mister Massimo Benedetti – . Speriamo che questa vittoria sofferta ci ricompatti dopo un periodo in cui le troppe polemiche hanno minato la solidità del gruppo”.
G.C.