La brutta copia della squadra vittoriosa nel derby pometino-ardeatino con il Tor San Lorenzo. A dispetto dei buoni propositi della vigilia, l’Enea Pomezia fa un sensibile passo indietro sul piano del gioco, incassa una sonora sconfitta nella tana del Ceis (5-1) e torna di nuovo con i piedi ben saldi per terra. Costretto a rinunciare allo squalificato Bergami e agli indisponibili De Angelis, Cavallin e Gagliano, mister Benedetti opta per un modulo piuttosto prudente e si affida al 4-5-1 con il solo Morabito proposto come punta di ruolo. Il trainer capitolino, invece, risponde con uno spregiudicato 4-3-3 con Frontespezi, Bontempi e Ferri a comporre il tridente offensivo. La prima azione degna di nota della gara è dei pometini: Trulli, dalla sinistra, serve un assist al bacio per Morabito, ma il capitano neroverde, a dispetto delle sue indiscusse qualità realizzative, sbaglia a due passi da Teruzzi. A metà tempo, invece, il Ceis va vicino al vantaggio con Frontespezi, il quale colpisce l’incrocio dei pali direttamente su punizione dal limite dell’area. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al gol capitolino. Due minuti più tardi, infatti, la squadra allenata da Valle sblocca il punteggio per merito di Ferri, il quale trafigge Buffoni dal limite dell’area. L’Enea Pomezia, nei minuti seguenti, cambia marcia a sfiora il pareggio due volte nel giro di pochi secondi: Peticca e Morabito esaltano le doti di Teruzzi, bravo in entrambi i casi a conservare inviolata la propria porta con due interventi strappa-applausi. Scampato il pericolo, la formazione capitolina indirizza la gara nei binari giusti con Macchini, bravo a finalizzare, dall’interno dell’area, una pregevole azione personale sulla corsia destra di Valle. A quel punto, l’estremo difensore pometino, Antonio Buffoni, chiede il cambio. Mister Benedetti, non avendo in panchina un secondo portiere di ruolo, decide di schierare tra i pali Gianmarioni. Nelle battute iniziali della ripresa, l’Enea Pomezia prova generosamente a rientrare in partita, ma Peticca e Morabito, in rapida successione, trovano sulla propria strada in Teruzzi un baluardo insuperabile. A trovare ancora la via del gol, invece, è il Ceis, che arrotonda il punteggio con Bontempi e Calisti, bravi entrambi a ricoprire al meglio il ruolo di terminali offensivi di due pregevoli manovre corali. A cinque minuti dalla conclusione, animata da una grande voglia di rivalsa, la squadra di Benedetti si toglie la parziale soddisfazione di realizzare almeno la classica rete della bandiera: Morabito si procura e trasforma un calcio di rigore. Poco prima del triplice fischio, comunque, il risultato cambia ancora una volta. Il Ceis fa cinquina con Marcellucci, il quale trafigge Giammarioni dal limite dell’area e condanna i neroverdi a una sconfitta piuttosto pesante nelle proporzioni.
