La maledizione pareggio continua. Complice una prova collettiva di gran lunga inferiore alle proprie potenzialità, il Lido dei Pini conquista in extremis un punto contro il fanalino di coda Fiumicino (1-1) e perde ulteriormente contatto dalle big del girone. Gli alibi per i lidensi certamente non mancano: troppi stavolta gli assenti, soprattutto a centrocampo, per pronunciare un giudizio senza appello. Mancano infatti Alborino in difesa, Flamini e Sandi a centrocampo, Bernardi e Alessio Panicci in attacco. Giocano il nuovo acquisto Valentini, un novantaquattro e forse il migliore dei suoi, Ottolini e Tomassi centrali di centrocampo, Del Grosso a destra e Bassani al posto di Panicci. Il Fiumicino, dal canto suo, si presenta al “Chimenti” come una squadra dignitosa, tutto sommato migliore di quanto non dicano l’ultimo posto in classifica e i quarantadue gol subiti in sedici giornate di campionato. Il primo tempo è mediocre per entrambe le compagini, che stentano a costruire gioco soprattutto a causa di un campo reso difficilmente praticabile dalla pioggia. Il Lido dei Pini attacca, ma in maniera disordinata. Che la ruota non giri dalla parte giusta però si vede subito: Cristofari si costruisce, con due ottimi tagli, due nitide palle gol davanti a Cybulko, che respinge la prima in uscita bassa, mentre sulla seconda è un salvataggio a porta sguarnita ad evitare il gol ai gialloroyal. Per il resto, molta confusione, l’assenza contemporanea di Flamini e Sandi, fa sì che l’azione dei rutuli non sia fluida e che si ricorra spesso a lanci lunghi, che solitamente non sono un’abitudine di Panicci. Dall’altra parte, i contropiedi sono sporadici anche se Benedetti e Burgueno dimostrano di essere giocatori di assoluto valore, dotati di corsa e buona tecnica. Poco prima dell’intervallo, invece, giunge inaspettato il gol degli aeroportuali. Azione in velocità sulla destra, palla dietro appena in area e gran tiro in diagonale di Benedetti, che insacca sul secondo palo alla destra dell’incolpevole Casaldi. Il secondo tempo è un monologo del Lido dei Pini, che attacca per capovolgere il risultato, ma cade vittima dei suoi limiti caratteriali, ostentando molto nervosismo e facendo circolare poco il pallone. Il generoso Ottolini tira da fuori e Cybulko devia sopra la traversa, poi Morini di testa sfiora il palo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Successivamente si registra l’episodio che condanna i gialloroyal: Bressan, già ammonito, viene espulso per un fallo di reazione ai danni di Benedetti. Come spesso è accaduto nelle ultime giornate, in inferiorità numerica il Lido dei Pini moltiplica le forze e chiude gli avversari nella propria area di rigore. Il Fiumicino tiene botta senza subire molte occasioni da rete, nonostante la costante pressione avversaria, fino a che, alla mezzora, Benedetti non si fa espellere per proteste nei confronti del medesimo guardalinee che aveva segnalato un fallo di Bressan. In parità numerica, si ha l’impressione che la squadra del presidente Montioni possa pareggiare, perché il Fiumicino non riparte mai palla al piede. Il gol arriva al novantesimo: angolo dalla sinistra di Tomassi, palla vagante in area e diagonale dal basso in alto all’incrocio di Marson, che scaccia l’incubo della sconfitta. Gli ultimi quattro minuti di recupero sono un assalto vano. Il Lido dei Pini, tra infortuni e squalifiche, ha perso un po’ il filo del gioco che l’aveva reso una sorpresa nella prima parte della stagione, anche se di buono c’è sempre la voglia di lottare fino all’ultimo. Quanto al Fiumicino, proveniente addirittura dall’Eccellenza, le speranze di lottare fino alla fine per la salvezza, nonostante l’inattesa falsa partenza, non sembrano peregrine.
Pietro Secchi
