Il sogno è diventato realtà. Disputando una prova collettiva ai limiti della perfezione dal punto di vista tecnico-tattico, l’Unipomezia Virtus si aggiudica con piglio autoritario, sul manto erboso dello stadio “Francioni” di Latina, la finalissima di Coppa Italia di Eccellenza contro la Nuova Itri (3-1), scrive la seconda pagina importante della gestione Valle, dopo la vittoria dello scorso campionato di Promozione, e prosegue la parabola ascendente sotto il profilo dei risultati nel massimo rispetto dei programmi stilati dallo staff dirigenziale rossoblu. La gara comincia subito in discesa per i ragazzi allenati da Punzi. La formazione pometina, al terzo giro di orologio, spezza l’equilibrio per merito del difensore centrale Ugolini. L’ex pilastro del Racing Club trasforma di potenza una punizione dal limite dell’area, costringe l’attonito Micci a raccogliere la sfera in fondo al sacco e consente alla sua squadra di acquisire una maggiore fiducia nei propri mezzi. L’Unipomezia Virtus, sulle ali dell’entusiasmo, continua a fare la partita e, dieci minuti più tardi, mette i brividi agli avversari con capitan Valle, il quale tenta la conclusione di sinistro, ma spedisce la sfera di poco sopra la traversa. La Nuova Itri, dal canto suo, replica ai rossoblu nella fase centrale del tempo con Rossini, il quale calcia in porta dal limite dell’area, ma l’attento Santi, artefice principale del passaggio del turno nel doppio confronto con la temuta Valle del Tevere, si conferma all’altezza della situazione e blocca la sfera con un intervento di media difficoltà. Animata da una grande voglia di riscatto, la formazione di Palladino, intorno alla mezzora, ha una buona chance per ricucire lo strappo con Marciano, il quale calcia da distanza più che favorevole, ma non riesce a imprimere la giusta forza al pallone e consente a un difensore rossoblu di sbrogliare una situazione piuttosto delicata. L’Unipomezia Virtus, in chiusura di primo tempo, forza ulteriormente il ritmo e consolida il vantaggio sugli sviluppi di una punizione calciata da Valle. Il generoso Morici trafigge Micci dall’interno dell’area e consente ai propri compagni di guadagnare la via degli spogliatoi sul duplice vantaggio. Dopo l’intervallo, la Nuova Itri ha una generosa reazione, avanza il baricentro e sfiora la marcatura su calcio piazzato. Lo specialista Foti, però, trova sulla propria strada un reattivo Santi, il quale fa buona guardia e conserva inviolata la sua porta con un intervento strappa-applausi. Scampato il pericolo, la compagine allenata da Punzi gestisce al meglio la situazione favorevole e, a metà periodo, cala il tris di gol per merito di D’Antimi. L’ex punta del Pomezia Calcio, lanciata in profondità da Casciotti, riparte abilmente in contropiede, supera in velocità un paio di avversari e, appena arrivato in zona di tiro, infila l’incolpevole Micci con un chirurgico diagonale. La Nuova Itri, nonostante il morale sotto i tacchi per il pesante passivo, si rimbocca con umiltà le maniche e trova la forza per accorciare le distanze con Marciano, abile a ricoprire al meglio il ruolo di terminale offensivo di una pregevole azione corale. La squadra di Palladino, a quel punto, moltiplica gli sforzi e, un minuto prima della mezzora, ha la possibilità di riaprire la sfida del Francioni. Il generoso Marciano si procura un calcio di rigore, ma poi pecca di cinismo dagli undici metri. Il tiratore scelto itrano spiazza Santi, ma non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni e spedisce clamorosamente la sfera sul fondo. Tale episodio, tutto sommato, taglia completamente le gambe ai sud pontini, i quali accusano il colpo sotto il profilo emotivo e non riescono più a ritrovare il classico bandolo della matassa. L’Unipomezia Virtus, di conseguenza, controlla senza soverchie difficoltà il rassicurante vantaggio nei restanti minuti di gioco e, al triplice fischio dell’arbitro, fa esplodere tutta la sua gioia per aver conquistato l’ambito trofeo e per aver scritto un’altra pagina importante del calcio dilettantistico regionale.
Antonio Gravante
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