Il colpaccio di Isola Liri si è rivelato semplicemente il classico episodio. Il fanalino di coda Anziolavinio, pur disputando nel complesso una prova collettiva generosa, si arrende in casa a un quadrato Olbia (1-3), incassa la diciottesima sconfitta in campionato e continua a raschiare il fondo della classifica con ben cinque lunghezze di svantaggio nei confronti del Terracina, compagine che occupa al momento la penultima posizione. La gara comincia nel peggiore dei modi per i neroniani, i quali vanno sotto nel punteggio, dopo soltanto sette giri di lancette, a seguito di un tap-in vincente di Steri. Il numero quattro isolano, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, sfrutta al meglio una deliziosa sponda di Franzese e trafigge da pochi passi l’incolpevole Rizzaro. Cinque minuti più tardi, la formazione anziate replica agli avversari con il solito Mastrosanti, il quale gira di testa in porta un corner di Succi, ma il baby Deiana (classe 1998) non si lascia sorprendere e si rifugia in corner. Successivamente si registra un avvincente duello tra Molino e Rizzaro. L’attaccante dell’Olbia va tre volte al tiro dall’interno dell’area, ma in tutti e tre i casi si vede chiudere lo specchio della porta dall’ottimo Rizzaro, il quale si conferma sempre all’altezza della situazione e permette alla propria squadra di non compromettere ulteriormente le sorti della gara. Scampato il pericolo, l’Anziolavinio, poco più tardi, perviene al pareggio su rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da De Cicco ai danni di Billi. Ad incaricarsi della trasformazione è lo specialista Mastrosanti, il quale trafigge con un’esecuzione perfetta Deiana e riporta l’incontro sui binari di perfetto equilibrio. L’Olbia, a quel punto, alza nuovamente il ritmo e, poco prima dell’intervallo, trova la forza per ripassare a condurre grazie a Molino, il quale trasforma magistralmente una punizione dai venticinque metri e permette ai propri compagni di guadagnare la via degli spogliatoi con il morale alto. Costretto a inseguire il risultato, l’Anziolavinio nella ripresa prova a rientrare in partita, ma gli isolani reggono al meglio l’urto nella zona nevralgica del campo e permettono al proprio portiere di non essere mai chiamato seriamente in causa. L’esito della gara, tutto sommato, si decide a metà periodo. L’Olbia cala il tris di gol grazie a una prodezza balistica di Mastinu, il quale sorprende Rizzaro con una parabola perfetta dal vertice sinistro dell’area e “gela” il pubblico di fede neroniana presente in tribuna al Bruschini. Sulle ali dell’entusiasmo, la formazione allenata da Biagioni, nei restanti minuti di gioco, gestire con piglio autoritario il duplice vantaggio, non corre alcun rischio e passa con pieno merito alla cassa a riscuotere tre punti molto importanti in chiave salvezza. Da segnalare, infine, per dovere di cronaca, che l’Anziolavinio ha concluso la gara in dieci per l’espulsione di Succi, allontanato dall’arbitro, in piena zona Cesarini, per eccessive proteste dopo aver subito una gomitata da un avversario.
Antonio Gravante
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