Negativo soltanto il risultato. Il Lavinio Campoverde disputa una prova collettiva generosa, ma si inchina di stretta misura a un pratico San Michele (1-2) e, a dispetto dei buoni propositi della vigilia, comincia con un passo falso casalingo la marcia di avvicinamento alla prima avventura della sua storia nel Campionato di Promozione. La prima mezzora di gioco è favorevole alla compagine borghigiana, che si fa preferire per un perfetto sincronismo nei movimenti e trova due volte la via del gol. A spezzare l’equilibrio è Cocuzzi, abile a risolvere nel migliore dei modi una concitata mischia nell’area di rigore gialloverde. Il San Michele, nei minuti seguenti, continua a fare la partita e allunga nel punteggio per merito di Scalzi, il quale fa del cinismo la sua dote principale, approfitta di un’incomprensione tra due difensori rivali e deposita la sfera in fondo al sacco. Il Lavinio Campoverde, a quel punto, ha una generosa reazione e va vicinissimo alla marcatura con Correja, il quale coglie la traversa, complice una deviazione del diretto marcatore, con un tiro-cross dalla corsia di destra. Animata da una grande voglia di riscatto, la compagine neroniana-apriliana riparte di slancio nella ripresa, ma si vede voltare le spalle dalla dea bendata: il bomber Dian colpisce la traversa. Il Lavinio Campoverde, però, non molla la presa e, nella fase centrale del tempo, dimezza le distanze con lo scatenato Dian, bravo a girare di testa in fondo al sacco un preciso cross di Frezzotti. La compagine di Antonelli continua a fare la partita e, poco più tardi, sfiora il pareggio con Sandi, il quale svetta in area più alto di tutti sugli sviluppi di un corner, ma il suo perentorio colpo di testa si stampa sulla traversa. La squadra del presidente Pasquino, nei restanti minuti di gioco, prova generosamente a ristabilire l’equilibrio in campo, ma nonostante gli sforzi profusi non riesce a trovare per la seconda volta la via del gol e, per forza di cose, si trova costretta a cominciare con una sconfitta casalinga il lungo ciclo di amichevoli estive.
Antonio Gravante
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