Facendo leva sulle enormi potenzialità del proprio reparto avanzato, il Montegiordano Calcio si aggiudica in rimonta la sfida casalinga contro la Città di Ostia (5-2), bissa la vittoria conseguita all’esordio nella tana dello Sparta Roma e si conferma a punteggio pieno in vetta alla classifica a pari merito con il Real Cava Frattocchie e l’Atletico Garbatella, le altre due realtà del girone ad avere centrato l’accoppiata vincente nei primi centottanta minuti ufficiali. La compagine del presidente Introcaso, alla resa dei conti, è stata agevolata nel proprio compito dai tre cartellini rossi rimediati dai lidensi nel corso della gara, uno dei quali addirittura in chiusura di primo tempo. De Angelis e soci, nonostante una falsa partenza, hanno avuto comunque il merito di credere sempre nelle proprie potenzialità e, con un finale di gara tutto cuore e grinta, sono riusciti a proseguire la striscia vincente stagionale. Come preventivato alla vigilia, il binomio Benedetti-Caporaletti adotta un modulo a trazione anteriore: Palumbo, Candi e Bengono hanno il compito di finalizzare la manovra di squadra. Dopo una prima fase di studio, la Città di Ostia alza gradualmente il ritmo e, a riprova di un maggiore predominio territoriale, sblocca il punteggio con Maiorani, il quale sfrutta al meglio una corta respinta di un difensore pometino, a seguito di un tiro dalla bandierina, e con un preciso pallonetto non lascia via di scampo all’attonito Di Napoli. Galvanizzata dal vantaggio, la compagine capitolina continua a spingersi in avanti e, tre minuti più tardi, realizza la rete del raddoppio con Vignati, cinico a finalizzare, con un comodo colpo di testa da distanza ravvicinata,una perentoria azione personale di Mollicone. Il Montegiordano Calcio, nonostante il morale sotto i tacchi, prova a rimboccarsi le maniche, ma riesce a rendersi pericoloso soltanto in una circostanza con Candi, il quale costringe Dammasa a superarsi per conservare inviolata la sua porta. A cinque minuti dall’intervallo, tutto sommato, si registra il primo episodio chiave della gara: Giuliani rimedia il cartellino rosso per un fallo commesso a centrocampo. La decisione del fischietto capitolino, tutto sommato, è apparsa troppo fiscale. Il cartellino giallo sarebbe stato più giusto. La squadra del presidente Introcaso, motivata dal fatto di giocare con un uomo in più, avanza leggermente il baricentro e, poco prima dell’intervallo, dimezza le distanze con Palumbo, bravo a finalizzare, dall’interno dell’area, un pregevole spunto di Sgriccia. Ad inizio ripresa, la formazione allenata dal binomio Benedetti-Caporaletti cambia marcia, si spinge in avanti con maggiore regolarità e legittima un maggior possesso palla con la rete del pareggio. A ristabilire l’equilibrio in campo è Candi, il quale aggredisce abilmente lo spazio vuoto, a seguito di un lancio dalle retrovie, si permette il lusso di dribblare Dammasa proteso in uscita e poi deposita la sfera nella porta sguarnita. Nella fase centrale del tempo, statistiche alla mano, si registrano altri due episodi chiave del match. Il fiscalissimo direttore di gara estrae il cartellino rosso in rapida successione nei confronti di Burci e Finelli e costringe i lidensi a giocare l’ultimo terzo dell’incontro addirittura in otto contro undici. La situazione, di conseguenza, diventa nettamente favorevole a Trapani e soci, i quali si catapultano a pieno organico in avanti e, pochi minuti più tardi, ribaltano il punteggio a proprio favore con Palumbo, bravo a finalizzare, con un preciso tap-in, un cross con il contagiri dalla corsia destra di Necci. Nell’ultimo quarto d’ora di gioco, tutto sommato, si assiste a un autentico monologo dei pometini che, favoriti dalla triplice superiorità numerica, siglano altri due gol. A griffare il poker ci pensa l’ottimo Candi, il quale realizza una rete degna dei migliori bomber di razza. L’ex attaccante del Tor de Cenci si districa al meglio palla al piede a trequarti campo, si accentra e, con una conclusione di rara potenza e precisione, indovina l’incrocio dei pali. La squadra pometina, in piena zona Cesarini, infierisce ulteriormente nei confronti dei demoralizzati avversari con De Angelis che, a coronamento di una prova individuale sopra le righe, finalizza da pochi passi un cross di Palumbo e mette la parola fine su una gara cominciata male, ma finita nel migliore dei modi.
Antonio Gravante
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