Penalizzato oltremisura dalle pesanti defezioni degli attaccanti Candi e Arena, appiedati entrambi dal Giudice Sportivo, il Montegiordano Calcio stecca la sfida esterna con il Cetus Roma (2-1), compagine reduce addirittura da cinque sconfitte consecutive, accumula altre tre lunghezze di ritardo dalle battistrada Real Cava Frattocchie e Atletico Garbatella, vittoriose rispettivamente nei confronti dell’Atletico Colli Albani e del Futebol Tre Fontane, e abbassa sensilmente le proprie quotazioni di vittoria finale. La squadra del presidente Antonio Introcaso, a sette giornate dalla conclusione del campionato, accusa un ritardo dalla vetta di otto lunghezze e, dovendo ancora osservare un turno di riposo forzato previsto dal calendario, ha poche probabilità di colmare il gap e di imporsi sul filo di lana. La prima parte della gara, taccuino alla mano, non registra particolari episodi di rilievo: capitolini e pometini si annullano a vicenda nella zona centrale del campo. La formazione allenata da Massimo Caporaletti rompe gli indugi, al minuto numero ventidue, su calcio di punizione dal limite dell’area. Ad incaricarsi della battuta a rete, in assenza dello specialista De Angelis, è il generoso Raffaelli, il quale si vede voltare le spalle dalla dea bendata. La sfera si stampa sulla traversa. Il Montegiordano Calcio, nei successivi giri di lancette, mette due volte i brividi ai capitolini. Prima Ciolfi è abile a chiudere su Palumbo, che aveva saltato anche Mestici proteso in uscita, poi Bianchini scaglia un gran sinistro dal limite dell’area, ma il numero uno del Cetus Roma si esalta tra i pali e, con un prodigioso intervento in tuffo, sventa la minaccia. La formazione capitolina, al contrario di Gagliano e compagni, fa del cinismo la sua dote principale e passa a condurre in maniera piuttosto rocambolesca. A seguito di un cross di Marchetti, l’estremo difensore pometino, Brugioni, fa carambolare la sfera su Abazi, il quale non può fare nulla per evitare la clamorosa autorete. Trascorrono soltanto quattro minuti e il Montegiordano Calcio sfiora la parità con Sgriggia, il quale esalta le doti di Mastici, bravo a conservare la propria porta inviolata con un parata degna di palcoscenici più prestigiosi. Sulla respinta del numero capitolino, la sfera arriva dalle parti di Ambrosetti, il quale tenta la girata al volo, ma sbaglia la mira e non centra il bersaglio grosso. Motivato a giocarsi al meglio le proprie chance di vittoria, il Cetus Roma indirizza il match ulteriormente nei binari più congeniali, nelle battute iniziali della ripresa, per merito di Piconi, il quale sorprende da circa trenta metri l’attonito Brugioni. Sotto di due reti, mister Caporaletti rivede il suo modulo di gioco e passa alla difesa a tre per avere un giocatore in più a centrocampo. Il Montegiordano Calcio esercita un maggior possesso palla, si spinge in avanti con maggiore continuità, ma presta inevitabilmente il fianco alle veloci ripartenze degli avversari. I generosi Gagliano e Trapani, di conseguenza, sono costretti a ricorrere alle maniere rudi per fermare gli attaccanti rivali e rimediano inevitabilmente il cartellino giallo. Ad evitare il peggio, intorno alla mezzora, è l’estremo difensore Brugioni, bravo ad opporsi, con grande mestiere, all’insidiosa conclusione di Gianforchetti. Consapevoli dell’importanza della posta in palio, Bianchini e compagni moltiplicano gli sforzi, non si danno per vinti e, a dieci minuti dalla fine delle ostilità, accorciano le distanze con Ruscio, il quale gira in fondo al sacco un preciso cross del generoso Palumbo e rende più incerto il finale di gara. Costretto ancora ad inseguire il risultato, il Montegiordano Calcio, nei restanti giri di orologio, getta il cuore oltre l’ostacolo, ma non riesce a raddrizzare le sorti dell’incontro, incassa la quarta sconfitta stagionale e, a dispetto dei buoni propositi della vigilia, si allontana ulteriormente dalle altre big del girone.
Antonio Gravante
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