La matricola Racing Roma Club non riesce a coronare il sogno nel cassetto di bagnare l’esordio in Lega Pro con un risultato positivo. La formazione del presidente Pezone denota notevoli progressi sotto il profilo tecnico-tattico rispetto alla gara di Coppa Italia con l’Olbia, frutto di una migliore condizione fisica e di una maggiore coesione del gruppo, ma si arrende di stretta misura al blasonato Livorno (1-0), una delle principali favorite alla vittoria del campionato, e per forza di cose rimane ferma ai blocchi di partenza. Animata dalla ferma volontà di farsi perdonare dai propri tifosi l’eliminazione incassata per mano della Juve Stabia nel primo turno di Coppa Italia, la squadra toscana comincia la gara con la giusta carica emotiva e, al minuto numero tredici, imbastisce la prima azione degna di nota con Vantaggiato. Il prolifico bomber beneficia di un rimpallo favorevole e calcia in porta da distanza ravvicinata, ma a dispetto delle sue comprovate qualità realizzative pecca di cinismo e si vede ribattere la conclusione da Savelloni, bravo a uscire tempestivamente fuori dai pali e a sventare la minaccia con un perfetto intervento in presa bassa. Il Racing Roma Club risponde ai labronici due minuti più tardi con Taviani, che prova la conclusione dai venti metri, ma non centra lo specchio della porta. Successivamente si assiste a due splendidi gesti atletici di due dei giocatori più attesi. Il Livorno mette i brividi ai capitolini con il solito Vantaggiato, il quale tenta la rovesciata, a seguito di un preciso cross dalla destra di Cellini, ma spedisce la sfera di poco sopra la traversa. La squadra di Giannichedda, poco più tardi, risponde con capitan De Sousa, il quale riceve palla da Maestrelli, si esibisce in una splendida conclusione in acrobazia e costringe Falcone a un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà. La gara si sblocca in chiusura di tempo. La formazione toscana trova il varco giusto per scardinare il bunker difensivo rivale con Cellini, il quale capitalizza al massimo una sponda del solito Vantaggiato, trafigge l’incolpevole Savelloni con un preciso colpo di testa e fa esplodere di gioia i numerosi sostenitori amaranto. Dopo l’intervallo, il Racing Club Roma prova a reagire, si fa apprezzare per alcuni fraseggi piuttosto lineari, ma difetta in fase di ultimo passaggio. Mister Giannichedda, nella fase centrale del tempo, cambia modulo di gioco e inserisce Di Gioia al posto di Maestrelli. La squadra capitolina, tutto sommato, trae giovamento dalle nuove soluzioni di gioco del proprio tecnico e si spinge in avanti con maggiore regolarità. De Sousa e soci lottano con grinta e determinazione su ogni pallone, ma non riescono a pungere negli ultimi sedici metri. Nel momento di maggior pressione dei capitolini, il Livorno va vicinissimo al raddoppio con Marchi, il quale non inquadra lo specchio della porta da distanza favorevole. Scampato il pericolo, il Racing Roma Club produce il massimo sforzo nei restanti minuti di gioco, ma non riesce a raddrizzare le sorti della gara e, per forza di cose, si deve accontentare degli unanimi consensi degli addetti ai lavori per aver dato del filo da torcere, all’esordio assoluto in Lega Pro, a una delle principali pretendenti al salto nella serie cadetta.
Antonio Gravante
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