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Indomita Pomezia, autentico show con il Canossa

5249 INDOMITA POMEZIA Seconda Categoria DI GIOVANNI

Roba da stropicciarsi gli occhi. Tutto facile per l’Indomita Pomezia nella prima uscita ufficiale del 2014. La formazione del presidente Padula sbriga in scioltezza la pratica Canossa 1963 (7-0), ottiene la seconda vittoria consecutiva in campionato e ribadisce di aver trovato la classica quadratura del cerchio. La lunga sosta prolungata, dovuta alla pausa natalizia e al fatto di aver giocato soltanto quattro minuti, per impraticabilità di campo, la sfida esterna contro la Polisportiva Ostiense, non ha lasciato alcun segno nella compagine guidata da mister Leonardo Aiello. La squadra rossoverde, a riprova di una netta differenza di caratura tecnica, ha messo in cassaforte con relativa facilità, già nel corso del primo tempo, i tre punti in palio contro i malcapitati capitolini. Forti di tre gol di vantaggio, i pometini nella ripresa hanno giocato in pratica sul velluto, ma hanno incrementato il bottino di reti e hanno approfittato dell’occasione per provare qualche schema di gioco in vista dei prossimi impegni con un maggiore coefficiente di difficoltà. Ma andiamo con ordine. L’Indomita Pomezia scende in campo con la massima concentrazione e, dopo sei minuti, indirizza la gara nei binari più congeniali: Lombardi va via sull’out di sinistra, crossa al centro per l’accorrente Amici, il quale non sbaglia l’impatto con la sfera, trafigge l’incolpevole Trevisan e dimostra di saperci fare anche sotto porta . Il Canossa 1963, colpito praticamente a freddo, non ci sta e, due giri d’orologio più tardi, sfiora la rete del pareggio. Pasquali riceve palla nei pressi del vertice destro dell’area di rigore, si gira e prova a piazzare la sfera sul palo più lontano. Il pallone, carico di effetto, lambisce il legno e si spegne sul fondo sotto gli occhi vigili di Pacioni. Il numero uno rossoverde, comunque, era sulla traiettoria. Scampato il pericolo, l’Indomita Pomezia si risistema al meglio in campo, inizia a gestire con maggiore tranquillità il gioco, limita al minimo i pericoli in difesa e, allo stesso tempo, prova a scardinare nuovamente la retroguardia capitolina. A metà tempo ci prova Lombardi da fuori area: il pallone sorvola di poco la trasversale. Passata di poco la mezzora, invece, è la volta di Navisse ad avere una buona chance per raddoppiare. Martini semina un paio di avversari sulla destra e pennella al centro dell’area un invitante assist per l’ex giocatore del Torvaianica, il quale controlla la sfera con un elegante stop di petto, ma poi pecca di cinismo e, da distanza ravvicinata, calcia tra lo stupore generale sopra la traversa. Tale episodio, comunque, fa da preludio al secondo gol pometino. Sugli sviluppi di un corner dalla destra, lo stesso Navisse, ben appostato nei pressi del primo palo, anticipa tutti e confeziona in semirovesciata uno splendido assist per l’accorrente Scaglione, il quale non ha alcuna difficoltà, da pochi passi, a iscrivere il proprio nome a referto. Per il difensore, alla seconda gara stagionale, si tratta del primo gol con la maglia dell’Indomita. Con il punteggio ormai al sicuro, la squadra del presidente Padula gioca con estrema disinvoltura e, poco prima dell’intervallo, realizza la rete del momentaneo 3-0, marcatura che di fatto chiude definitivamente l’incontro. Di Giovanni raccoglie il puntuale passaggio di Martini al limite dell’area, calcia di prima intenzione, ma trova sulla sua strada un attento Trevisan, bravo nella circostanza a respingere la sfera con i pugni. Sulla conseguente ribattuta, però, lo sgusciante Navisse è il più rapido di tutti ad arrivare per primo sul pallone e, con il più classico dei tap-in, porta a tre il conto momentaneo delle reti. La ripresa, di conseguenza, si trasforma in una pura e semplice formalità per Messina e soci. Pronti-via e Bogdanov, per evitare qualsiasi rischio, realizza l’ennesima segnatura del match: cross puntuale dalla destra del solito Navisse e colpo di testa vincente, da pochi passi, dell’ex attaccante dell’Unipomezia Virtus 1938. Al quarto d’ora, tutto sommato, si abbatte un’ulteriore tegola nei confronti dei capitolini. Trevisan travolge Amici, ormai involatosi in solitaria verso la porta, a seguito di un errato disimpegno da parte di Maiozzi. L’arbitro, come da regolamento, non può fare altro che comminare il rosso diretto al numero uno capitolino (chiara occasione da gol n.d.c.) e concedere l’ineccepibile penalty. Sul dischetto si presenta Di Giovanni, che spiazza Ponzani, subentrato tra i pali al posto del mediano Raponi, e cala il pokerissimo. La gara, a quel punto, non ha veramente più nulla da dire. Non trovando alcuna opposizione da parte degli avversari, ormai con il morale sotto i tacchi, Pisu e Martini, entrambi con splendide conclusioni da fuori area, arrotondano il punteggio sul definitivo 7-0. Tale vittoria, oltre a rimpinguare il bottino in classifica di altri preziosi tre punti, sfata anche un tabù. In questa stagione l’Indomita Pomezia non era ancora riuscita a ottenere due vittorie consecutive: per vedere un doppio successo dei pometini bisogna infatti tornare allo scorso mese di maggio quando la compagine del presidente Padula vinse le ultime due gare di campionato. Prima di allora, guardando le ultime tre stagioni, ci sono soltanto altri due precedenti: ottobre 2011 e aprile 2012 quando la squadra militava in Prima Categoria. Le statistiche, è cosa risaputa, non ammettono repliche. I ragazzi di Aiello hanno finalmente ingranato la marcia giusta.

Luca Mugnaioli

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