Operazione sorpasso riuscita. La Città di Pomezia riprende la retta via dopo i due passaggi a vuoto consecutivi accusati con la capolista Colle Oppio e il Real Tuscolano, sfrutta al meglio il fattore campo con la Nuova Virtus (2-1), scavalca in classifica i rivali di turno e balza al quinto posto a pari merito con la W3 Roma Team, vittoriosa a sua volta in trasferta contro la Lutidur. La squadra allenata da Giurelli, dopo una prima fase di studio, sfiora la marcatura con l’ottimo Simone Caprioli, il quale vince un contrasto con un difensore rivale all’altezza dei diciotto metri, entra minaccioso in area e opta per la conclusione al volo. La punta rossoblu, però, pecca di cinismo, spedisce la sfera di poco sopra la traversa e getta alle ortiche una chiara occasione per spezzare l’equilibrio. Successivamente la Città di Pomezia esercita un marcato dominio territoriale grazie a un gioco piuttosto lineare che coinvolge tutti i giocatori del pacchetto mediano e del reparto avanzato. I pometini, intorno alla mezzora, mettono di nuovo i brividi ai castellani con l’esperto Palumbo, il quale crossa dall’interno dell’area per i compagni del reparto avanzato, ma trova la provvidenziale respinta di Tabacchi, bravo ad anticipare Natoli e a sbrogliare una situazione piuttosto delicata. La Città di Pomezia, in chiusura di primo tempo, reclama un penalty per un vistoso fallo commesso da Migliari ai danni di Pezzera lanciato a rete. Il direttore di gara, però, non avvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. I primi quarantacinque minuti, di conseguenza, vanno in archivio sul punteggio a reti bianche. La ripresa, invece, si apre nel segno dei ragazzi guidati da Serantoni. La compagine castellana ha una buona chance per sbloccare il punteggio con Squillace, il quale calcia in porta da distanza più che favorevole, a seguito di un perfetto assist di Mazzoni, ma non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni. Scampato il pericolo, la Città di Pomezia avanza il baricentro e, intorno al quarto d’ora, passa a condurre al termine di una bella azione in velocità per merito di Simone Caprioli, il quale riceve palla da Pettinari, salta abilmente un difensore e infila con un preciso diagonale l’esperto Della Luna. La squadra del presidente Maniscalco, tutto sommato, si complica i propri piani, nella fase centrale del tempo, a causa di una grave ingenuità in fase di possesso palla. Il generoso Lori si fa sradicare dai piedi la sfera da Mazzoni e si trova costretto ad atterrare in piena area di rigore il centravanti castellano. Il fischietto capitolino non ha dubbi e indica il dischetto. Ad incaricarsi della trasformazione è Angeli, il quale trafigge con una conclusione di potenza Crisafulli e riporta la contesa sui binari di perfetto equilibrio. La Città di Pomezia, a quel punto, ha un’impennata d’orgoglio, si spinge in avanti a testa bassa e, in piena zona Cesarini, riesce a spostare definitivamente l’ago della bilancia dalla propria parte con Pettinari. L’esterno rossoblu trasforma con una chirurgica conclusione a incrociare il secondo penalty di giornata accordato dal signor Igliozzi di Roma, indossa le classiche vesti di match-winner e regala alla sua squadra una vittoria che fa morale e classifica.
Antonio Gravante
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